The Selecter

Reunion tour dei the SELECTER, celebre ska band inglese in attività dal 1979.

‘Too Much Pressure’ è il disco più famoso pubblicato dai the Selecter, ed uno degli album più importanti della stagione ska inglese dei primi anni ’80. I Selecter in tour in Italia a Maggio 2011 suoneranno per intero il loro famoso masterpiece, e altri successi del loro repertorio.

‘Too Much Pressure’ insieme agli esordi discografici di Specials e Madness è uno dei dischi fondamentali del movimento ska, e i the Selecter una delle band inglesi più blasonate degli ultimi 30 anni. I Selecter, come pochi altri, riuscirono a mescolare le correnti punk, reggae e ska, creando uno stile unico e ancora oggi imitato.

I due cantanti dei Selecter Arthur ‘Gaps’ Hendrickson e la ragazza Pauline Black per stile e look sono sempre stati considerati icone del 2 Tone Ska. Tra i brani che hanno reso celebri i Selecter, tutti compresi sul loro masterpiece ‘Too Much Pressure’, troviamo ‘Three Minute Hero’, ‘Missing Words’’ ,“ On My Radio” e la titletrack ‘Too Much Pressure’ (considerata un caposaldo dello ska inglese insieme a ‘One Step Beyond’ dei Madness e ‘A Message To You Rudy’ nella versione degli Specials).

I the Selecter si sono formati nel 1979, e sono tra i maggiori esponenti del movimento 2 Tone Ska insieme a gruppi come Bad Manners, The Specials, The Beat e Madness.

Il nome della band deriva dal termine selector, corrispettivo giamaicano per DJ.

Il gruppo nasce da un’idea di Just Neol Davies e John Bradbury, che poi diventerà il batterista dei The Specials. Pauline Black è stata la cantante principale dalla nascita della band nell’Agosto del 1979. L’album di debutto della band, ‘Too Much Pressure’, pubblicato dalla 2 Tone Records e dalla Chrysalis Records nel 1980, è stato disco d’oro in Inghilterra. Nel 1981 esce il secondo LP “Celebrate the Bullet”.

Alla fine del 1981 i the Selecter si separano. Dopo lo scioglimento, Pauline Black comincia a lavorare per teatro e la televisione, apparendo in varie serie TV e film.

Nel 1991 Black e Davies riformano i the Selecter, pubblicano nuovi LP (‘The Happy Album’, ‘Hairspray’, ‘Cruel Britannia’, ‘Pucker et Real To Reel’) e realizzano una serie di tour in giro per il mondo. Attualmente i Selecter si sono riuniti per realizzare un tour incentrato sul loro disco più famoso, ‘Too Much Pressure’ appunto.

Reunion tour dei the SELECTER, celebre ska band inglese in attività da oltre 30 anni. Per questo speciale tour i Selecter suoneranno tutti i brani del loro celebre album ‘Too Much Pressure’, e altre hit del loro repertorio.

I the SELECTER suoneranno il 18 Maggio 2011 a Roma, il 19 Mag. a Lecce, il 20 Mag. a Rimini e il 21 Mag. a Gorizia.

Guarda i video delle ultime esibizioni live dei The Selecter –

www.paulineblack.com/videos.htm

I Quartech

I Quartech una band che fonde la tecnica della fusion e la potenza e la sperimentazione del progressive-rock

I Symphonica

I Symphonica band attivissima  con un ottimo repertorio cover di gruppi Rock e Symphonic Metal oltre a pezzi originali dello stesso genere: Lo scopo del gruppo è quello di ricreare un sound sinfonico ma nello stesso tempo easy-listening per quanto riguarda gli inediti, mentre per le cover lo scopo prefissato è quello di ricreare un suono più vicino possibile all’originale senza però diventare copie degli autori).

Blue Trouble

Blue Trouble – Eric Clapton Tribute Band, Donatella Bannoni, Carla Panzironi

I Blue Trouble  sempre carichi di energia e pronti per offrirvi una incandescente selezione dei più grandi successi del mitico Slowhand, dal rock blues degli esordi, alle romantiche ballate, ai successi pop, al rock targato anni ’90, al blues del suo ritorno alle origini…..un nuovo grande appuntamento da non perdere!

 

I malascena

Siamo agli sgoccioli del 2009 quando l’ex chitarrista della Muse Malade Tiziano Cicconetti (Guitar & Vocals)stanco del fancazzismo ludico delle varie band universitarie, incontra Alessandro Renzetti (Bass) e Felice Roberto Addeo (Drums) con l’intento di confluire le diverse influenze e contaminazioni musicali all’interno dei propri pezzi e dedicarsi agli arrangiamenti delle loro improvvisazioni.
Nascono i MALASCENA. Tutti i componenti hanno precedenti esperienze in gruppi musicali:
– Tiziano dopo esser stato vincitore nella categoria cantautori al concorso “E-vento in musica” con il gruppo -L’Indignazione delleMarionette- e dopo aver suonato per circa un anno con i – Pets – (per i quali ha scritto Istinto e Venere,partecipando anche alleregistrazioni, attualmente suona anche nei Seen ( gruppo spalla dei Tre Allegri ragazzi morti al concerto all’Estragon edel Disordine Delle Cose all’Arteria );
– Felice proviene dalle collaborazioni con i Sad April, il progetto Nubi, Etrael ed i Poyesis, con i quali ha aperto concerti di Bugo e Zu ;
– Alessandro dopo aver suonato in diversi gruppi negli scorsi anni, attualmente lavora come SoundEngineer & Producer,suonala chitarra e scrive testi (in passato ha curato il progetto della Belvumana, selezionato per la trasmissione Demo Rai, su Radio Rai1.

Attualmente il gruppo è impegnato alla registrazione del loro primo EP prossimo all’uscita e,nel frattempo, si dedicano a suonare nei vari locali bolognesi la propria musica sia in contesti rock,sia in contesti acustici generando così l’unicità di ogni performance.

Formazione:
FELICE ADDEO – Drums
ALESSANDRO RENZETTI – Bass
TIZIANO CICCONETTI – Guitar & Vocals

Iscrizioni Prove di Rock 2011 (Eboli,SA) per band emergenti

L’associazione “Rocco Scotellaro – ribellasi si può” in collaborazione con Monochrome sounds & visionsAlternative Case AgencyOfficina Koinè, M.E.I meeting delle etichette indipendenti,GFF Giffoni film festival, Demo L’acchiappatalenti DemoLAb Serre presenta il contest per artisti musicali indipendenti PROVE DI ROCK 2011 di Eboli. Giunto alla settima edizione, Prove di rock nasce con l’intento di dare spazio e visibilità a tutti …quei musicisti che navigano nell’ underground della scena musicale locale, regionale e nazionale. In particolare quei musicisti che non hanno la possibilità di poter registrare , stampare e distribuire la loro musica e quindi potersi esibire in altre manifestazioni o partecipare ad altri concorsi musicali.Unico in Italia per la tipologia di concorso è aperto a tutte le bands italiane di qualsiasi genere musicale (ad eccezione delle cover band e di artisti o gruppi accompagnati da sole basi musicali) con testi in qualsiasi lingua o dialetto e che non abbiano mai pubblicato una loro opera per conto di terzi (major,etichette indipendenti,etc.).

Le iscrizioni sono aperte fino al 15 Febbraio 2011, ecco il regolamento:
1) Non bisogna inviare nessuna demo o incisione qualsiasi
2) Versare la Quota di Iscrizione di €. 20,00 (venti) sul C.C. Postale 14982847 intestato a Gasparro Antonio via Vincenzo Majoli,15 84025 Eboli (SA)Causale : iscrizione Prove di Rock 2011 e nome del singolo o della band
3) Scaricare e Compilare il modulo di iscrizione, pubblicato su www.myspace.com/provedirock , allegare una breve biografia della band, la scheda tecnica e una copia della ricevuta dell’avvenuto pagamento della quota d’iscrizione e spedire il tutto all’indirizzo E-Mail monochromezone@tin.it o all’indirizzo postale: Monochrome Sounds and Visions C/O Luigi NobileVia Generale Gonzaga, 11184025 Eboli (SA) 6) Saranno accettate le iscrizione pervenute entro e non oltre il 30 Gennaio 2011.

Requisiti :

1)Non sono ammesse le bands vincitrici di premi delle scorse edizioni e le cover band
2) La direzione potrà non ammettere le bands che non riterrà in linea con lo spirito della manifestazione.

Le Selezioni:

La manifestazione inizierà a Febbraio 2011 e si concluderà entro Maggio 2011.
1) Tutte le band che rispondono ai requisiti sopraelencati avranno diritto ad esibirsi dal vivo
2) Quest’anno le selezioni per decretare i vincitori dei premi si effettueranno in 3 momenti: Audizioni , Semifinali e Finale
3) Durante le audizioni dal vivo, le semifinali e la finale le bands avranno a disposizione 15 minuti di spettacolo
4) Non saranno giudicate le cover
5) L’organizzazione di “Prove di Rock 2011” metterà a disposizione il seguente backliner: 1 ampl. Chitarra, 1 ampl. basso , 1 batteria senza meccaniche e piatti
6) Non è previsto nessun rimborso spese per le bands
7) Durante la semifinale e la finale sarà allestito un catering per le bands
8) Per le bands che non provengono dalla Campania l’organizzazione fornirà i nomi di alloggi e ristoranti convenzionati con Prove di Rock.Ledate delle esibizioni verranno comunicate entro il 20 Febbraio 2011.

I Premi:

1° Classificato:- Produzione discografica completa di un Ep (registrazione 4/5 brani, produzione artistica, missaggio, mastering, stampa, distribuzione);- Contratto di Ufficio Stampa per mesi sei;- Mini Tour Promozionale di n. 10 Concerti (in Italia).
– Accesso al palco del MEI Fest 2012.

2° Classificato- Produzione discografica di un Brano Singolo;- Esibizione sul palco del Meeting del Mare, festival di livello nazionale che si svolge nel mese di Maggio a Marina di Camerota (SA).

3° Classificato- N. 20 ore di registrazione negli studi Monochrome Souds & Visions;- Esibizione sul palco del Giffoni Film Festival che si svolge nel mese di Luglio a Giffoni Valle Piana (SA).

Per ulteriori informazioni:Associazione Culturale “Rocco Scotellaro- ribellarsi si può”Via V. Majoli 15 84025 Eboli (SA) Tel 3283792943
www.myspace.com/provedirockofficialspace
www.myspace.com/monochromerecords

Guglielmo Grillo Group

Il progetto accoglie nel suo alveo un costante ricorso alle strutture della “forma canzone”, intesa come approdo di svariati percorsi ed esperienze musicali, spazianti dalla musica classica al rock, dal jazz alla musica elettronica. Ne scaturisce un “finto pop” che convoglia in sé un ampio vissuto musicale privo di pregiudizi stilistici. Tramite l’immediata fruibilità del corredo strutturale proprio della “forma canzone”, il repertorio si addentra nella sperimentazione di altri linguaggi, che, se declinati per altre intenzioni, potrebbero apparire più oscuri. Le risorse esecutive del gruppo ricorrono ad un’eclettica mistura di oculatezza musicale e di testi intrisi di ironia “ben abbigliata” e scalfitture sulla realtà, tuttavia gestite sempre con congeniale gusto, senza disdegnare aperture umorali e della memoria su piani variegati, sia della lettera che dell’arrangiamento. E’ un iter che intreccia
gioie e speranze, animato da un’intesa musicale empatica, con cui conferire al gruppo un sound compatto ed originale.

GUGLIELMO GRILLO
Nato a Caserta nel 1975 ha intrapreso gli studi della chitarra con il del M.° Enzo Cioffi e si è diplomato al Conservatorio “S.Pietro a Majella” di Napoli sotto la guida del M.° Sergio Cantella. Parallelamente agli studi della musica classica ha coltivato la passione per la musica jazz studiando armonia e chitarra jazz con il M.° Pietro Condorelli. Ha seguito corsi di perfezionamento con Manuel Barrueco e Joe Diorio.
Ha svolto attività concertistiche sia nell’ambito della musica classica che in quello della musica jazz – pop, in particolar modo ha suonato per diversi anni con il musicista napoletano Daniele Sepe partecipando a numerose tournèe in Italia e all’estero. 
Assieme allo studio della chitarra ha, da sempre, nutrito l’interesse per la composizione abbracciando vari generi musicali trovando, in fine, nella “forma- canzone” la forma d’espressione più congeniale. Da qualche anno, infatti, si è avvicinato con entusiasmo e curiosità al “ mondo del cantautorato” interessandosi a tutto ciò che concerne l’elaborazione di un brano: stesura dei testi e della musica, arrangiamenti ed , ovviamente, esecuzione vocale e strumentale. Da diversi anni si esibisce con la sua band cercando di promuovere il proprio “artigianato” musicale.

Valium

Sono passati quasi tre anni dall’ultimo LP in studio dei
Quel “Willy e la Teoria della Cospirazione” che aveva lasciato in molti un senso di meraviglia, fiducia e desiderio verso quella giovane formazione salernitana che prepotentemente chiedeva ascolto.
Oggi, quella band torna a pretendere attenzione per spiegarci come quella teoria si sia trasformata in una maledizione che avvolge e coinvolge, sovrasta e distrugge, completa ed annulla.
E’ un allarme, quello che lanciano i Valium nel loro nuovo album “La Maledizione Sta Per Arrivare”. Ma è anche e soprattutto una minacciosa voce intrisa di rabbia, precarietà e disincanto, che zittisce tutto e tutti. “Tanto non mi avrai” canta Marco Sabino nel brano che apre l’album.
E allora rassegnamoci e affidiamoci all’estro di una delle più interessanti e innovative band degli ultimi anni che ha saputo, con originalità e coraggio, rimettere mano a quel beat che in molti stanno già provando a pensionare come genere “classic rock”. Dodici tracce compongono quest’opera in evoluzione che ha coinvolto settimana dopo settimana sempre più persone entusiaste del progetto. Un lavoro che conferma le grandi doti compositive di una band che si è fatta portavoce di un genere nuovo, maledetto, elegante, dal sound potente, che scompone l’epoca beat e la dissacra, trasformandola in un fenomeno di costume contagioso e radical chic.
Qua è là si rintracciano riferimenti alla scena Baggy di Manchester – la “seconda summer of love” destinata ad abbattere le barriere tra rock e dance e a influenzare profondamente la musica inglese (e non solo) degli anni successivi – oltre che ai soliti punti di riferimento della storia del beat rock (dai The Who ai Rolling Stones, dai Beatles ai Jefferson Airplane). I Valium ci parlano di morte e di amore, cantano per la prima volta con un coro, lo Smoking Choir, e in inglese. Ma ciò che più sorprende è l’attitudine, certosina e di rottura, con la quale i quattro lavorano a queste dodici tracce, come artigiani del buongusto nell’epoca del digitale, appena usciti dalla loro bottega, pronti a regalarci l’ennesima sfuriata del più puro e sano rock.
Alla faccia della maledizione.

www.valium.it
www.myspace.com/valiumspace

E42

Gli E42 nascono nel 2001 tra Roma e Londra. Il nucleo originario del gruppo, impegnato in un percorso musicale tra rock-wave e canzone d’autore, aveva precedentemente fatto parte degli Elettrojoyce.

“Uomini Celesti” pubblicato nel 2010 è il loro secondo album.

Nel 2004 pubblicano il primo album dal titolo “Libera” (anticipato da un EP “TheAlbumPart1”) inserito tra le nomination del mensile Mucchio Selvaggio per il miglior disco d’esordio indipendente italiano. Il videoclip del singolo “Ex Flowback” entra in rotazione sui canali MTV, vince il “Premio MEI” per il Miglior Montaggio ed il “Premio Miglior Videoclip Indipendente” nell’ambito del Giffoni Film Festival 2005.

“Uomini Celesti” il nuovo album su Audioglobe web store http://www.audioglobe.it/disk.php?code=8026516010113

Informazioni dettagliate

Sito Web:
http://www.E42.org
Descrizione:
Etichetta: Cantoberon www.cantoberon.it
Distribuzione per l’Italia: Audioglobe www.audioglobe.it/negozi
E ora disponibile anche sui circuiti:
www.lafeltrinelli.it
www.fnac.it
www.ibs.it

General Manager:
Mngmt: contatto@E42.org
Prenotazioni:
Booking: ZeroUno Lab cell. +39 338 4187611
Contatto stampa:
Produzione & press: rita@cantoberon.it
Biografia:

DISCOGRAFIA (*)

Album LP/EP:
E42
– Uomini celesti (Cantoberon/Audioglobe, 2010)
– Libera (Cantoberon/Self, 2004)
– TheAlbumPart1 (EP – Subhuman/Self, 2003)
Elettrojoyce
– Elettrojoyce (Epic Sony, 1998)
– Elettrojoyce (Autoprodotto, 1996)

Singoli/remix:
E42
– Le mille luci (Radio edit, 2010)
– Vuoi perderti? (Radio edit, 2006)
– Ex flowback (Limited edit, 2005)
– La notte di San Lorenzo (Limited edit plus remix, 2004)
Elettrojoyce
– Licenziare (Limited edit, 1999)
– Girasole (Limited edit, 1997)

Videoclip:
E42
– Ex flowback (2005)
Elettrojoyce
– Segnali (1999)
– Licenziare (1999)
– Balena (1997)

(*) Non considera la produzione Elettrojoyce post 1999

Fuegoitaliano

Fuegoitaliano significa innanzitutto musica, ispirata da sonorità spagnole e della cultura gitana, riviste in una chiave moderna e mischiate con altri suoni presi dalla cultura musicale italiana, come la musica napoletana. Passione e tradizione si uniscono alla voglia di creare qualcosa di nuovo.

Le basi ritmiche sono realizzate a Barcellona, utilizzando percussioni tipiche della musica latina e spagnola in particolare.

Intervista :

Quindi “Fuegoitaliano” alla fine è un gruppo musicale di sperimentazione ?

Questa parte in realtà non è tutto. Questa musica riflette una certa passione per la vita, per i colori di un certo ambiente. Quindi è naturale poi fondere questi suoni con i suoni del mare, con paesaggi, con bellezze naturali e artistiche.  * Abbiamo visto anche altri tipi di foto …

Nella cultura latina e in particolare mediterranea la musicalità è anche nelle cose e nelle persone. Fuegoitaliano è anche un certo tipo di stile, di approccio alla vita e anche di bellezza in genere.

Com’è ad esempio la donna “Fuego” ?

La donna Fuego è innanzitutto amante della vita e ama i colori del mare, una serata illuminata solo dalla luna, le note lontane di una chitarra spagnola come sottofondo …

Esalta molto la sua femminilità …

Deve essere sirena , rappresentare i colori e l’intensità della sua terra ma mantenere anche semplicità e gusto …

Quali sono i progetti futuri ?

Si vedrà … il mare non ha fretta …

http://www.fuegoitaliano.it/

La nuova rivoluzione del rock italiano Il Giudizio di Eleonora

Si chiama “ Il Giudizio di Eleonora”,  la nuova rivoluzione della musica rock italiana. La band romana è capitanata dall’eclettica, camaleontica e carismatica cantautrice Eleonora Giudizi alla voce, chitarra e armonica.

Il gruppo, in origine chiamato ITACA, ha all’attivo svariate partecipazioni a rassegne musicali di un certo spessore come – fra le altre – “Rock targato Italia”, “Piceno on the rock”, “MTV a cut”, “Marte Live”.

Nel 2005 Eleonora Giudizi con la Band ITACA vince il Casting Yamaha band emergenti al Rolling Stone di Milano, diventando così ENDORSER YAMAHA ITALIA 2005 esibendosi così al prestigioso  YAMAHA NIGHT al Teatro della Luna di Assago.

 

Il 2006 vede Eleonora  Giudizi impegnata a livello internazionale pubblicando alcuni singoli come autrice per artisti spagnoli come Chenoa (“Nada es igual”, disco di platino), e Gisela (“Cuando estoy sola”, disco di platino).

Nel 2007 è il “TourMusicFest”  a vederli trionfare nella splendida cornice del Piper di Roma premiati con il 1° premio nella categoria cantautori dal maestro Mogol.

Dopo aver cambiato nome al progetto in “Il Giudizio di Eleonora” aprono nel 2008 il concerto degli SugarFree a Firenze e nel 2009 partecipano all’importante “FESTIVAL DE   MUSIQUE DU MONDE DE SAINT-PAUL-LE DAX“ in Francia nel quale partecipano band da tutto il mondo.

A novembre 2009 esce il primo album  de “IL GIUDIZIO DI ELEONORA”, prodotto da Max Minoia (arrangiatore di Morandi, Marina Rei, Haiducii, Califano, ecc…) e composto da  tredici brani di cui Eleonora è compositrice della musica, mentre per i testi si è avvalsa  e si avvale tutt’ora di numerose collaborazioni con Francesco Testa (“Premio della critica Sanremo 2008” con il gruppo Frank Head), e Vittorio Centrone.

Il risultato  scaturito è un rock scatenato di taglio internazionale ricco di contaminazioni musicali di natura mediterranea, latina ed elettronica  perfettamente unite a testi profondi, visionari ed ironici.

Il 2010 vede il gruppo impegnato in numerosi live, importante obiettivo al fine di far conoscere il nuovo album nonché l’essenza, l’energia e la carica di cui è dotato questo progetto. Tra l’altro Eleonora Giudizi ha l’occasione di partecipare come Ospite Speciale al Teatro Parioli di Roma ove presenta due brani tratti dal suo nuovo disco.

Da fine settembre 2010 il progetto “IL GIUDIZIO DI ELEONORA è supportato a livello promozionale/artistico da ELFA Promotions (www.elfapromotions.com).

Inizia un’intensa attività di promozione supportata da un valido supporto ufficio stampa. Il 18 ottobre Eleonora Giudizi e il suo progetto diventano testimonial del progetto NaturElfa, impegnato nella sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente fungendo da sito di informazione.

A Novembre 2010 il gruppo si vede impegnato nel TOUR RADIO con molteplici passaggi radiofonici e interviste radio. Il TOUR RADIO terminerà solo a Marzo 2011.

Sempre a livello radiofonico ricordiamo che  il suo singolo “Non mi baci mai” è stata la sigla finale del Programma BIG NIGHT condotto da Max Poli su Radio Kiss Kiss da settembre 2010 a dicembre 2010.

Dopo un anno di live e di promozione, il 2011 risulta essere l’occasione giusta per il gruppo IL GIUDIZIO DI ELEONORA di incrementare notevolmente l’attività live e di accrescere la propria visibilità proponendosi su palchi di importanza nazionale ed internazionale.

Eleonora Giudizi e Max Minoia sono tra gli autori più richiesti in terra spagnola e sono presenti anche nei dischi di Bustamante, Sergio Rivero e altri ancora.

 

Riferimenti web:

www.myspace.com/ilgiudiziodieleonora

www.ilgiudiziodieleonora.com

www.elfapromotions.com

info@elfapromotions.com

skype ID: elfa.promotions

 

Official fan page “IL GIUDIZIO DI ELEONORA”

http://www.facebook.com/?sk=messages#!/group.php?gid=142749835770254

373°K

Chi l’ha detto che se qualcuno vuol fare un po’ di dannato rock ‘n’ roll, debba per forza di cose cantare in inglese?… L’uso dell’italiano in un genere musicale tradizionalmente  dominato dall’inglese, non significa per noi cercare la novità, ma l’esigenza di non cadere nell’utilizzo di un qualcosa che volenti o nolenti rimarrà sempre “straniero”.

Un sogno… non siamo un progetto musicale, un esperimento rock, un tentativo commerciale, un qualcosa creato ad hoc per una società di consumo omologata persino nella musica che ascolta… niente di politicizzato… niente se non puro e sano rock ‘n’ roll… ecco chi siamo… i 373°K… un sogno nato nel 2009… 373°K come a voler dire che la band è bollente (373K=100°C) a causa dell’attrito con un mondo troppo uguale, troppo preciso e troppo inconsistente da essere cantato in canzoni tutte identiche come ormai accade da anni… 373°K volutamente scritto in modo sbagliato (non andrebbe inserito il simbolo °) per differenziare una semplice misura fisica da una stramaledetta rock band.

Formazione:

Tia Villon – Voce e pianoforte

Stefano Venosta – Chitarra ritmica/Cori

Vincenzo Adduci – Chitarra solista

Rocco Romani – Basso elettrico

Francesco Lupi – Batteria

Links:

MySpace – http://www.myspace.com/373kelvin

 

Youtube – http://www.youtube.com/user/Mr373K

 

Facebook – http://www.facebook.com/home.php#!/group.php?gid=57305477516

Gli Zeus

Gli Zeus!, ovvero Luca dei Calibro 35 e Paolo de il Genio, ed ex Jennifer Gentle sono le divinità del noise, e due dei migliori giovani strumentisti in circolazione nel moderno panorama italiano. Il duo stava già distruggendo i palchi italiani da oltre un anno, grazie a dei live fulminanti e distruttivi che si andavano consumando in piccoli club e festival dello stivale.

L’attesa che si era creata intorno all’album omonimo degli ZEUS! viene finalmente ripagata dallo spessore schiacciante del loro esordio, e da circa un anno chi ha avuto la fortuna di vederli dal vivo non parla d’altro.

Si materializzavano ai festival, spesso non annunciati (e qualche volta nemmeno invitati), suonavano, spaccavano tutto e se ne andavano. ZEUS!, l’omonimo debutto, è in uscita ad Ottobre con distribuzione Venus.

Cosa suonano gli Zeus? indie‐funk, retro pop, noise core o jazz metal ? L’unica cosa certa è che l’esordio degli ZEUS! sia un disco incredibile, unico nel suo genere e devastante, qualcosa di lontanto da quanto viene spesso prodotto in Italia, ma anche con un certo gusto noise che l’Italia sembra avere riscoperto proprio negli ultimi anni grazie al successo degli ZU.

Chris Cutler (uno dei batteristi più folli degli ultimi 50 anni, ha suonato con Pere Ubu, the Residents e Gong) li ha anche scelti per una delle sue compilazioni su Recommended Records, e degli ZEUS! ormai si parla in tutta Europa.

La formula basso batteria di Luca+Paolo è ricca di sfumature che possano far pensare ad artisti di vario tipo, da Zappa ai Candiria, passando per ZU, Dillinger Escape Plan, Lightning Bolt e Bad Brains. Dal grind, al noise, al post rock, tutto influenza la musica degli ZEUS!, basta che sia rumoroso.

Una selezione attenta di ospiti, tra cui Enrico Gabrielli e Valerio Canè degli amici Mariposa, Andrea Mosconi, Giulio Favero (che cura anche il missaggio) dona tastiere, Theremin e altre freakadelie tritate dai nostri in questo marasma senza scampo. Per loro si è scomodata una cordata di etichette diverse per attitudine, pubblico ed intenti: Bar La Muerte, Escape From Today, Off‐Set, Sangue Dischi, Shove, Smartz. Tutte tenevano a fare questo disco a tutti i costi e piuttosto che decidere di lasciarlo ad una sola, se lo sono spartito.

Gli ZEUS! sono sicuramente la rivelazione del momento ed una delle band più osannate ed attese da critica e pubblico.

Non fatevi scappare l’esordio omonimo degli ZEUS!, 9 brani di puro heavy noise grind indie.

Gli Zeus! hanno appena pubblicato l’edizione vinilica (in rosa o nero) del loro esordio.

 

ZEUS! Info:

www.myspace.com/zeuspower

 

 

Inerea

Gli Inerea sono un gruppo pop – rock italiano formato a Catania nel 2006 da alcuni membri del panorama musicale di Catania e provincia. Negli ultimi mesi la band ha concentrato ogni forza nella composizione e nell’arrangiamento delle tracce che verranno inserite nel loro primo album in programma i primi mesi del 2011. 

Il gruppo fu fondato come esigenza artistica dell’esperto e carismatico cantautore e musicista Emanuele Pinto già noto a Catania per aver preso parte a vari progetti live e studio, sia nelle vesti di cantante che di tastierista.

Nel 2006 la band inizia a lavorare sul materiale inedito raccolto negli anni ed accumulato dai singoli elementi e mentre cresce il feeling tra i quattro musicisti si iniziano anche a materializzare le prime canzoni che tracciano mescolanze di vario genere, dal rock al pop, con influenze funk sia di matrice italiana che straniera.

Dopo un lungo periodo di prove nella cara e amata Diapason, luogo dove la band in una calma e spensierata atmosfera di divertimento è nata e cresciuta musicalmente, si pone per il gruppo il bisogno di presentare live le fatiche dei mesi passati a provare.

Il percorso continua con una lunga e fruttuosa collaborazione anche con il cantautore catanese Salvo Salice che ascoltando il quattro musicisti ne rimane colpito e chiede loro di seguirlo per la presentazione live del suo disco “Cosa penserai di me” , album che presentato live riceve un buon indice di gradimento da parte del pubblico di Catania e dintorni. Il sodalizio finisce di comune accordo intorno ai primi mesi del 2010.

La band intanto continua a farsi strada con qualche apparizione televisiva come quella effettuata nel corso della trasmissione di Gino Astorina “A Bordo Campo” in onda su Telefonica e su TeleVideo Adrano nella trasmissione di Elisa Petrillo, Festival Pub. Un’altra grande soddisfazione arriva nell’estate 2009 quando vengono invitati ad esibirsi all’Anfiteatro di San Giovanni la Punta (CT) per presentare un tributo alla cantante popolare Rosa Balistreri . Per l’occasione la band presenta brani arrangiati in chiave flamenco col supporto del chitarrista catanese Luca Campione.

Come capita alla stragrande maggioranza delle band, diversi cambiamenti porteranno a trovare la massima intesa col batterista Marco D’urso che sposa a pieno il progetto e decide di seguire Emanuele ed Andrea nei progetti futuri. Per un breve periodo il gruppo, che intanto viene nuovamente chiamato dal comune di San Giovanni la Punta per eseguire un brano al festival “Il meglio di Rosa Balistreri”, incorpora da effettivo membro anche il chitarrista ritmico Francesco Squillaci nonché fratello di Andrea.

Ma è solo nei primi di luglio 2010 che gli Inerea trovano il tassello mancante accogliendo tra le loro file il bassista Giacomo Patti, noto nel panorama musicale catanese e non solo per le innumerevoli apparizioni come turnista di gruppi di rilievo, che con estrema serietà e professionalità si unisce al gruppo e si dedica a tempo pieno nello studio dei brani. Il gruppo raggiunge così dopo mesi di difficoltà l’equilibrio perduto e si proietta alle esperienze future con grande grinta e determinazione.

A sole poche settimane dalla formazione definitiva costituita, partecipando ad un concorso organizzato dal Centro Commerciale San Giorgio di Licata (Ag), giudicati da artisti e musicisti locali, si posizionano al terzo posto su dodici formazioni.

Il 12.09.2010 si ritrovano a spartire il palco con diversi grandi gruppi del panorama musicale Siciliano e non solo per la manifestazione SOUND PEACE, tenuta alle ciminiere di catania per ricordare l’importanza della musica in tutto il mondo e in onore delle vittime dell’11 settembre.

Nel mese di Novembre 2010, precisamente giorno 24 è avvenuta la presentazione ufficiale del primo singolo, Giuly, che andrà a far parte del primo lavoro inedito, presentato su Radio Universal di Giarre (Ct).

Gli Inerea sono:

• Emanuele Pinto – Tastiere e Voce
nato a Catania il 20.10.1981
recap. Cell. 3931006813
E-mail: inerea@hotmail.it

• Andrea Squillaci – Chitarre e Voce
nato a Catania il 31.01.1990
recap. cell. 3473142865
E-mail: a.squillaci@hotmail.com

• Giacomo Patti – Basso
nato a Enna il 23.08.1985
recap. Cell. 3206477706
E-mail: jack.bass@hotmail.it
giacomo-patti@alice.it

• Francesco Squillaci – Chitarre
nato a Catania il 15.05.1979
recap. cell. 3402565690
E-mail: francesco_squillaci@libero.it

• Marco D’urso – Batteria
nato a catania il 12-08-89
recap. cell. 3893413895
E-mail: markenjy@hotmail.it

Riferimenti web:
Band: www.myspace.com/inerea

Emanuele: www.myspace.com/ilreverendo

Giacomo: www.myspace.com/giacomopatti

Andrea: www.myspace.com/andreasquillaci

Francesco: www.myspace.com/francescosquillaci

Marco: www.myspace.com/markenjiy

Amanda & la banda Rock on and R’N’B

Soul & Blues forever

Sono ormai una bella realtà del rock-blues milanese (Fabio Treves, Jam aprile 08).
Voce solista ed anima del gruppo è Amanda Tosoni, trascinatrice dotata di grinta e voce rare ed uno stile che ricorda Janis Joplin e Irma Thomas.
Il groove è assicurato da Andrea Caggiari al basso, Max Covini alla batteria, Gabriele Tonsi alla chitarra e Matteo Boldini al piano e all’organo. Il repertorio propone riletture dei classici rock/blues/Funk/soul con stile ed energia, spaziando da Aretha Franklin a Janis Joplin, da Wilson Pickett a Popa Chubby.

Un appuntamento imperdibile tra blues, rock e funky, con tutta l’energia di Amanda e la sua Band in concerti sempre seguitissimi da un pubblico pronto ad infiammarsi e a coinvolgersi con tutta la passione del Blues-Rock più autentico.

I Rockets

I Rockets sono una delle band che più ha rivoluzionato la storia della musica negli anni 70/80.
Sonorità inedite, effetti scenografici spettacolari e soprattutto un look innovativo: 3 fattori che a distanza di 30 anni mantengono vivo nella memoria delle persone il gruppo inventore dello ‘spacerock’.
Il progetto Rockets era nato in Francia nei primi anni 70, dall’incontro tra un gruppo di ragazzi che suonavano assieme (i Crystal) e quello che diventerà il loro produttore e ‘deux ex machina’ Claude Lemoine. Nel 1974 i Crystal diventano Rocket Man e incidono un singolo che porta il loro stesso nome, ma soprattutto abbandonano il look ‘ordinario’ a scapito di tute spaziali, lenti a contatto che rendono grigi gli occhi, si radono a zero i capelli e si ricoprono la pelle con vernice argentata. Nel 75 i 5 ‘alieni’ incidono e pubblicano in Francia ‘Future Woman’, uno dei loro cavalli di battaglia e cambiano definitivamente il loro nome in ‘Rockets’. Anche a livello coreografico cominciano ad assumere movenze molto marziali, mutuando mosse dal karate e assumendo atteggiamenti e comportamenti sempre più ‘alieni’.
Nel 76 registrano il loro primo LP, intitolato semplicemente ‘Rockets’ e si fanno notare per le loro esibizioni in cui introducono per la prima volta su un palco dal vivo luci colorate, fumi e soprattutto un bazooka che lancia fiamme lunghe 3 metri sopra il pubblico. La gente comincia a parlare degli alieni venuti dallo spazio e nel 1977 arrivano per la prima volta in Italia, dove fanno la loro prima apparizione televisiva.
In quel periodo con l’ingresso di Fabrice Quagliotti, che ancora oggi fa parte della band, la formazione diventa stabile e non cambierà più per tutti gli anni di successo del gruppo.
Pubblicano ‘On the road again’ (78) e il vocoder diventa assieme al laser uno dei segni di riconoscimento della band. La loro musica viene pubblicata in numerosi paesi del mondo e anche in Nord America: tra l’altro ‘Spacerock’ fu il primo ‘discomix’ della storia della musica internazionale.
Con ‘Plasteroid’ del 79 il successo si allarga a dismisura e dopo Francia e Italia arrivano al numero uno in altre nazioni europee e proprio ‘Plasteroid’ fu il disco più venduto dell’anno in Italia, dopo che con il disco precedente erano rimasti in classifica per quasi un anno.
Ormai tutti parlano di loro: sulle riviste (specializzate e non), in radio e in tv e soprattutto tra la gente si parla di loro e dei loro live che sono sempre più spettacolari e pirotecnici.
Il successo è tanto che in Italia viene pubblicato a grande richiesta anche un album registrato dal vivo e che documenta il grande successo di pubblico nei loro concerti.
Il 1980 è l’ apoteosi per i Rockets che pubblicano ‘Galaxy’, il loro album più venduto, e che continuano ad avere il tutto esaurito ai loro concerti in cui ormai musica e scenografie li confermano come la band più innovativa in circolazione e il disco di platino, il tour di 200 date e un concerto trasmesso più volte in tv su RAI1 sono i segnali che i Rockets sono all’apice della loro carriera.

Dopo il successo commerciale di ‘Galactica’ uno degli inni musicali degli anni 80, i Rockets tentano altre soluzioni e continuano ad introdurre le nuove tecnologie sia nei loro dischi, che nei loro concerti. ‘PI Greco 3,14’ e ‘Atomic’ sono due album con cui i Rockets continuano ad avere un grande seguito e molto successo, ma nel mondo i gusti musicali stanno radicalmente cambiando e il look argentato comincia ad essere datato.

Nel 1984 il produttore Lemoine, inventore del look e di molte delle soluzioni che hanno reso unici i Rockets, abbandona il progetto e anche all’interno della band, dopo 7 anni di grande successo e grande affiatamento, i rapporti cominciano a incrinarsi e con grande sorpresa, il frontman storico e vera immagine del gruppo, Christian Le Bartz abbandona e il suo posto viene preso da Sal Solo, leader dei Classix Nouveaux. Sempre rasati, ma senza argento e tute spaziali: i nuovi costumi sono disegnati da Victor Togliani e il look da ‘alieno’ diventa ‘futuristico’, come dimostra ad esempio il videoclip di ‘Under the sun’ che fa da sigla al Festival di Sanremo del 1984.
Anche il sound si adatta alle nuove tendenze che arrivano soprattutto dall’Inghilterra.
E’ l’inizio del cambiamento che negli anni successivi, in concomitanza con l’abbandono di altri membri storici, stanchi per gli anni ‘on the road’ e troppo legati al passato, fa perdere alla band parte dell’originalità e della forza iniziale, e anche se i fan continuano a seguirla, dal 92 l’attività discografica si interrompe.
Escono delle raccolte che hanno molto successo, ma il progetto sembra essere terminato e soprattutto manca il contatto dal vivo con i concerti, punto di forza del loro passato.
Con l’avvento di internet però il nome dei Rockets è molto ricercato e si creano delle comunità virtuali di fans che sognano di rivedere i 5 alieni argentati sul palco.
Vengono effettuati alcuni tentativi di riunione, soprattutto legati a Fabrice Quagliotti (tastierista), Alain Groetzinger (batterista) e Alain Maratrat (chitarrista), ma solo nel 2003 esce un nuovo cd dei ‘Rockets’. Il progetto è guidato da Fabrice Quagliotti e con lui sul palco e in studio ci sono LBM (Luca Bestetti) e Little B (Bruno Durazzi): il cd ‘Don’t Stop’, esce nell’estate del 2003 e contiene alcune cover per non distaccarsi dal passato, alcuni strumentali che piacciono molto ai fans e che nei live riscuotono successo e alcune canzoni in cui elettronica e rock si mescolano molto bene.

Nello stesso periodo i fans organizzano un grande evento in cui partecipano alcuni membri della band e in cui addirittura nasce un progetto di band ‘clone’ che replica gli show e il look anni 80 dei Rockets, a dimostrazione di quanto ancora sono amati in Italia i Rockets.
Oltre ai vari fan club nasce un sito ufficiale dei Rockets e riprende l’attività dal vivo della band che sul successo che nutre ancora all’estero, soprattutto in Russia e nei paese dell’est, si esibisce più volte a Mosca e in un’occasione, dopo essere stati premiati dal ministero russo della cultura come una delle band più importanti degli anni 80, si esibisce davanti a 20.000 allo stadio olimpico di Mosca.

In Italia la band è attiva con numerosi showcase in cui ripropone alcuni dei cavalli di battaglia degli anni 80 e con un’attività di concerti dal vivo in cui i successi del passato si alternano alle composizioni più recenti e ai brani inediti che usciranno nel prossimo cd, programmato per la primavera 2008.
Esibizioni spettacolari, con esplosioni, elementi pirotecnici e soprattutto dal vivo grandi coreografie, un megalaser e tanti effetti speciali.
Di grande impatto negli ultimi anni i concerti live a Nova Gorica, Campione, Milano, Mosca ed esibizioni in numerosi eventi anni ’80 in cui i Rockets risultano ancora il gruppo più richiesto e ricordato.
On the road again, Future Woman, Galactica, Electric delight, Astral world, One more mission, Venus Rhapsody,… alle prime note di ogni brano il pubblico esplode e il successo si ripete…
Memorabili i live di Arre che nel 2005 ha visto sotto il palco dei Rockets oltre 6.000 persone e che nel 2007 ha riportato nello stesso luogo quasi 10.000 persone.
Tutto esaurito ovunque come nei concerti recenti del 2007, negli showcase invernali e estivi o come nella notte di Halloween 2007 alla fiera di Padova con oltre 7.000 persone in delirio durante lo show dei Rockets.
Le frequenti apparizioni dei Rockets nei principali network radiofonici e la apparizioni tv stanno riportando attorno alla band un numero sempre maggiore di fans e lo dimostra anche l’inatteso e clamoroso successo di vendite di ‘The Silver Years’, il cofanetto che per la prima volta ripropone su CD i primi 7 ‘storici’ Lp dei Rockets: per 3 volte è stato ristampato per poter seguire le pressanti richieste di vendita.
Un blog e un sito aggiornatissimo e frequentato anche dai membri della band, un myspace molto visitato e un disco in arrivo sono la dimostrazione dell’attività attuale della band.
La notizia più clamorosa è il ritorno con i Rockets di Claude Lemoine, l’inventore del look e vero genio dietro il successo dei Rockets degli anni 80.

Attualmente la band è composta da 5 musicisti:

Fabrice Quagliotti , tastierista e vocoder storico del gruppo, che con oltre 30 anni di militanza, dirige con lo spirito iniziale tutto quello che succede nel mondo dei Rockets. Da tastierista ha sempre seguito tutte le tecnologie e ha innovato il già innovativo sound dei Rockets. Vera superstar degli anni 80, Fabrice cerca di soddisfare le richieste dei fans storici legati al passato del gruppo, ma al tempo stesso cerca di portare avanti un progetto musicale di qualità e spessore.
Rosaire Riccobono , ex bassista dei Visitors (gruppo nato nell’orbita dei Rockets negli anni 80) e bassista già nei dischi e nei tour anni 80 dei Rockets, è uno dei bassisti più noti e richiesti in Francia, dove vive. Musicista con capacità e tecnica sopraffina e soprattutto con un gusto musicale raffinato, Rosaire è il ponte tra il passato e il presente dei Rockets.
Gianluca Martino , chitarrista di grande talento e notevole capacità tecnica, è l’anima rock del sound attuale della band. La sua chitarra ridà vita alle atmosfere originali e le rende molto attuali. Dal vivo è incredibile sia per la tecnica che per la presenza coreografica.
Eugenio ‘UG’ Mori è uno dei più noti batteristi italiani, con un curriculum che comprende dischi e tour con i più grandi nomi della scena musicale internazionale degli ultimi anni. Un batterista con un grande groove che spazia dal jazz al rock più duro, passando per numerosi dischi pop di grande successo.
John Biancale è la voce attuale dei Rockets. Un artista poliedrico che con la sua abilità teatrale rende unici i live della band e soprattutto dotato di una voce potentissima con una incredibile estensione vocale. John è anche l’autore dei testi più recenti della band.

per ulteriore info
www.rocketsland.net

 

Madame Lingerie

“Madame Lingerie è una signora avanti con l’età che aiuta i giovani a divenire un po’ meno giovani.”
E’ il personalissimo soprannome assegnato ad una perenne sbronza 70enne tuttora in vita a briglie sciolte nel nostro quartiere. Non vive sopra le righe, la sua vita è stata ed è una pagina bianca.
Abbigliamento post punk, calze a rete ed una fitta collezione di tatuaggi provenienti da tempi non sospetti o soggetti a mode, dove di quel che era un disegno artistico rappresentativo di un’esperienza, ora non v’è che una macchia di colore dai toni difficili da decifrare.

LA MUSICA:

Si passa con “violenza acustica” dal noise wave sincopato ad un indie pop senza pretese e a volte da classifica, il tutto sotto un unico denominatore: ELEGANZA.
Si parla di vita vissuta e non di insensate visioni che permettano l’inserimento di aggettivi presi da dizionari di sinonimi e contrari. C’è tanta morte e sofferenza a celebrare una vita ormai sovrastrutturata intenta a complicare un’esistenza che altrimenti sarebbe piacevole.
Sia ben chiaro che non ci si piange addosso, anzi si cerca di esorcizzare il male e le delusioni per affrontare il resto con positività e coraggio, questo comporta però l’ormai obsoleto utilizzo della riflessione.

www.madamelingerie.it

www.myspace.com/madamelingerietheshop

I Dept_12

I Dept_12 sono una band barlettana di rock (musica estremamente rocciosa..). Nascono nel Febbraio 2009 dall’idea, covata durante varie jam session, di voler dar vita ad un progetto originale che potesse sintetizzare le diverse inclinazioni musicali dei suoi componenti e con il comune denominatore di recuperare e rivisitare il sound tipico della musica degli anni 90 e primi 2000. Il giovane gruppo si compone di Ignazio Narrow Leone al synth e voce, Gianmarco Flonzo Moscatelli al basso, Domenico Petit Piccolo alla batteria, Marco Merk Bruno alla chitarra e voce, Salvatore Torucci Daluiso alla chitarra.

I primi mesi sono incentrati principalmente alla rivisitazione di cover di gruppi quali Cornershop, Dandy Warhols, Spin Doctors, Foo Fighters, Blur, etc.
LAST LAP: Il reMake del successo anni ’90: “What is Love” (divenuto oramai personalissimo cavallo di battaglia) e il lavoro sui primi (ma mai ultimi) inediti. il singolo “Smoke ME” (presente nel myspace_player) altro non è che l’inizio seguito a ruota da “BEES WorK” (a breve online per voi). ***ROCK-ON !!!***

MYSPACE PAGE: http://www.myspace.com/DEPT12

Blues Anytime

Una storica Band del nostro Blues nazionale.
Già con Fabio Treves ed altri grandi della storia del blues tex-padano Bruno Sartori colonna delle Scimmie per molti anni e con un largo seguito ripropone oggi la versione aggiornata dei suoi Anytime Blues.
Fra i musicisti più conosciuti con cui i Blues Anytime hanno collaborato posso citare : Fabio Treves, Mauro Pagani, Demetrio Stratos, Julius Farmer, George Aghedo, Sonny Taylor, Leonard Johnson, Blind Jim Brewer, Detroit Junior, Ronnie Jones, Carlo Marrale (MatiaBazar), Mario Lavezzi, I figli di Bubba (Franz Di Cioccio, Mauro Pagani e i comici Sergio Vastano ed Enzo Braschi) nel corso della trasmissione TV su Italia1 Lupo Solitario, Roberto Manzin, Marco Predolin. 

Da diversi anni la formazione è composta da:
Bruno Sartori – chitarra e voce
Roberto De Santi – voce
Enzo Cafagna – basso
Jimmi Peccarisi – batteria

Il repertorio riconduce al “rockblues from the fabulous ’60”. Da Hendrix ai Cream, dai Rolling ai Beatles con tutto quello che c’è in mezzo. Largo spazio all’improvvisazione, ogni serata è una sorpresa ed una festa per tutti ad incominciare dai musicisti.

Red Sparowes

Arriva in Italia il supergruppo formato da membri di Isis, Neurosis e Halifax Pier che ha saputo creare la perfette fusione tra post-rock e post-hc.

ESSICI!

www.myspace.com/redsparowes

Esperia

Il viaggio è stato difficile. E lungo… Quindici anni di prove, quasi duecento concerti nei posti più disparati (e disperati…) , tanto sudore, per costruirsi tutto, dalla sala prove (un capanno per il fieno, dove si moriva di caldo d’estate e si gelava in inverno) , fino alla prima demo del 2004 ed anche al primo (e per ora unico) videoclip del 2005.
Sempre in emergenza, sempre contando solo sulle nostre mani. Senza un aiuto…sempre senza nessuno che ci mettesse “una parola”.
E poi…la vita, che non ti fa sconti, che non ti permette di sbagliare, che spesso ti mette con le spalle al muro…
Ed allora decidi che il tuo viaggio debba essere raccontato. E scrivi dei “tuoi passi” e che vorresti sentirli “battere assieme al tuo cuore”. Racconti della tua “anima nuda” che ritorna dal centro dell’uragano ed “incontri il destino” che hai già conosciuto e beffardo ti sorride.
Provi a narrare di altre storie (oltre alla tua), parli di un musicista fallito che ha già vissuto la sua stagione magica, racconti della tragica storia d’amore tra Sid e Nancy…novelli Romeo e Giulietta dei nostri giorni. Canti del maestro di mainstream , che ha suonato in mezzo mondo e ormai nessuno lo ascolta più. Narri di “Lui”, del papà del blues e del suo patto col diavolo.
E così nasce “L’Odore di vita” per raccontarvi i nostri sogni, il nostro dolore…la nostra vita.

Gli Esperia nascono nel 1995 da un idea del cantante Andrea Rossi e del batterista Mirko Lucarelli, a cui si aggiungerà il chitarrista Andrea Marchetti , al basso Francesco Ripanti e Stefano Guidi alla chitarra ritmica e cori
Il loro primo demo-CD autoprodotto (BUSTER) è uscito a dicembre 2004 contenente 6 brani inediti in italiano.
Al loro primo demo-CD, ha fatto seguito il loro primo VIDEOCLIP del brano “TUTTO IN UN ATTIMO” (2005) girato da un grafico emergente , il video è stato già passato da Rai3 (iang pipol) Magic Tv (underground) Cinquestelle (Non solo Mtv) Italia 1 (Talent 1).
Alla loro lunga esperienza live va aggiunta una partecipazione alla FASE FINALE di SANREMO ROCK nel 2003 , si sono esibiti inoltre al ROXY BAR di RED RONNIE nel 2004, hanno suonato per ABIO (trenta ore per la vita al teatro sperimentale di Pesaro) ad aprile 2010.
I quattro ragazzi hanno suonato alle finali regionale di ROCK TARGATO ITALIA (2002) e finali regionali di AREZZO VAWE (2006) oltre ad aver partecipato a tutti i festival più importanti del centro Italia. Nel 2010 raggiungono le finali al contest Anime Di Carta al Jailbreak di Roma (tutt’ora in corso).
Un loro brano (Perfido Gioco) è stato scelto da ARCI SANA RECORDS e presente(con distribuzione nazionale…) nella COMPILATION “ARCI LIBERTA’ E MUSICA 2008.
Per conoscere meglio il nostro progetto vi invitiamo a visitare i nostri siti :
WWW.ESPERIAONLINE.IT (UFFICIALE) WWW.MYSPACE.COM/ESPERIAONLINE (MYSPACE)

Sunburst

Le metafore, la simbologia e le tematiche originali, unite ad una fusione di suoni elettronici, hard rock, pop rock, allo stesso tempo unici e alternativi contraddistinguono lo stile dei Sunburst. Anche il nome ed il simbolo sono una metafora: un sole spento che esplode nel buio rilasciando un bagliore di originalità e vitalità.
I Sunburst, oltre a comporre, interpretano brani di esponenti non convenzionali del rock italiano come ad esempio Negramaro, Le Vibrazioni e Litfiba.

The Charlatans

Hanno da poco celebrato la loro ventennale carriera ed hanno pubblicato un nuovo album intitolato ‘Who we touch’ un viaggio sentimentale attraverso stati d’animo altalenanti e profondi; in uscita a Settembre per Cooking Vinyl/Edel, anticipato dal singolo ‘Love is ending’ accompagnato da un video diretto da Dauglas Hart dei Jesus and Mary Chain’s.

Una carriera memorabile partita con l’album ‘Some Friendly’ e la sua famosa hit ‘The Only One I Know’ acclamata da nuove gnerazioni e dai fan di sempre.

www.thecharlatans.net

Goodfellas

Il nuovo gruppo del chitarrista dei TOTO con Kenny Aronoff (batteria), Steve Weingart (tastiere) e Fabrizio Grossi (basso).

Una serata con i Goodfellas è un’esperienza unica…“let the music do the talk!”. Dimenticate tutto quello che avete sentito finora dalle jam bands e siate pronti ad entrare in un nuovo splendido mondo di suoni, ritmi, visioni e grooves. Non c’è nulla che questi musicisti non tocchino da Jeff Beck a Jimi Hendrix, dai Beatles agli Zeppelin, tutto viene preso in considerazione, ma a modo loro. E’ un’esperienza rock, forse anche heavy, ma notevoli sono anche i groove 70’s con influenze fusion e evoluzioni sonore. I Weather Report che suonano Jimi Hendrix? Forse, però non così jazzy e non così puliti. Alla fine, le chitarre sono ancora li per ‘bruciare’ e le batterie per picchiare!

La chitarra di Steve Lukather non può essere un semplice background sonoro, lui è un mostro ed anche ben noto, quindi diamogli spazio, e come “Goodfella”, ne ha parecchio; così come il suo compagno Steve Weingart: licks, tensione armonica e moltissimo divertimento, sono i punti chiave di questi “natural born sound killers”. Tutto ciò mentre Kenny Aronoff offre il suo beat costante, regolare, a volte appariscente, ma sempre rock, solido e accattivante; e mentre Fabrizio Grossi dirige il traffico con i suoi grooves tonanti, con suoni e tricks raramente offerti dai bassisti timidi.

BIOGRAFIE

Steve Lukather – voce e chitarra. Musicista versatile, chitarrista, vocalist, compositore, produttore ed arrangiatore, Steve Lukather è con i Toto dal 1977 anno d’uscita del loro primo album omonimo, dal quale sono tratte le hits Hold the line, I’ll supply the love, Georgy Porgy.

Nell’ottica di una sua evoluzione musicale, Lukather è diventato via via sempre più aperto, sensibile e puro. La sua voce si è sviluppata, diventando potente e calda, ed il suono della sua chitarra è diventato sempre più tagliente, indipendentemente dal fatto che suonasse brani tirati o ballads. In questi ultimi anni Lukather ha dato il suo contributo ai nuovi dischi di vecchi amici come VanHalen, Joe Cocker, Edgar Winter, Les Paul & Friends e Tommy Lee; oltre a suonare con i Toto e con la sua nuova band El Grupo. Nel 2006/07, durante il tempo libero tra un tour e l’altro coi Toto, Steve Lukather ha trovato il tempo per dedicarsi al suo nuovo disco Ever changing times, spinto e incoraggiato anche dal suo amico Randy Goodrum. I risultati di questo nuovo sforzo in studio, uscito a Febbraio 2008 sono undici canzoni che incorporano tutti gli aspetti per cui Steve Lukather è ben noto.

Kenny Aronoff – batteria. è uno dei batteristi più influenti e più richiesti del momento. La lista degli artisti con cui ha lavorato sembra un “who’s who” dell’industria musicale, e include John Mellencamp, The Smashing Pumpkins, Bob Seger, John Fogerty, Melissa Etheridge, Bon Jovi, Elton John, Bob Dylan, Rod Stewart, Alanis Morissette, The Rolling Stones, Lynyrd Skynyrd, Willie Nelson, Waylon Jennings, Puddle of Mudd, Avril Lavigne, Joe Cocker, B. B. King, Mick Jagger, Ray Charles, Alice Cooper, Meat Loaf, Bonnie Raitt, Ricky Martin, Santana, Trey Anastasio, Michelle Branch, Vince Gill, Gladys Knight, Aaron Neville, Trisha Yearwood, Patti LaBelle, George Jones, Conway Tritty, The Buddy Rich Big Band e molti altri. Con un stile che combina potere e raffinatezza, Kenny è stato premiato #1 Pop/Rock Drummer e #1 Studio Drummer per cinque volte consecutive dalla rivista Modern Drummer.

Fabrizio Grossi – basso. Gli amici e i colleghi con cui ha suonato live o registrato includono: Steve Vai, Alice Cooper, Paul Stanley, Slash, Nina Hagen, Stevie Salas, Ice-T, Francis Benitez Sen Dogg, Killah Priest/Wu-thang, George Clinton & P-Funk, Dave Navarro, John Frusciante, Micheal Landau, Jerry Cantrell, Marco Mendoza, Steve Lukather, Frank Gambale, Bill Champlin, Randy Castillo, Matt Laug, Gregg Bissonette ,Vinny Colaiuta, Jean Michel Byron, Joseph Williams, Neal Schon, Ritchie Kotzen, Trevor Thornton ,Cleto EscovedoJr, Renato Netto, Michael Thompson.

Steve Weingart – tastiere. Ha frequentato il mondo jazz per gli ultimi vent’anni, conoscendo moltissimi personaggi tra cui Dave Weckl, con il quale ha passato diversi anni live in giro per il mondo, ma anche scrivendo e co-scrivendo alcuni brani per molti album della Dave Weckl Band. Oltre al suo lavoro con la Dave Weckl band, Steve ha pubblicato il suo primo progetto solista “Life Times.” Altri artisti con cui Steve ha collaborato includono: Chaka Khan, Scott Henderson, Eric Marienthal, Alain Caron, Michael Ruff, Marilyn Scott, Ray Parker Jr., Jimmy Haslip, Terry Lynn Carrington, Jason Scheff, Keith Howland, Tris Imboden, John Pattituci, Bunny Brunel, Virgil Donati, Nuno Bettencourt, Steve Lukather, Tierney Sutton, Gerry Brown, Gary Novak, Simon Phillips, Mike Miller and Victor Wooten…

Radici nel cemento

Le “Radici nel cemento” sono una metafora della tradizione e della memoria storica in una società, come la nostra, che dimentica troppo in fretta il suo passato: allo stesso modo di quei grossi alberi ai lati delle strade, che sembrano soffocati dall’asfalto, ma riescono a sviluppare le radici da cui traggono nutrimento, fino al punto di incrinare, crepare e spaccare il cemento, così il mondo occidentale deve esercitare la capacità di ricordare ed imparare dal passato, suo e di culture ‘altre’, se vuole risolvere i problemi e le contraddizioni generati dal suo rapido sviluppo.
Questo, però, non per rimanere legati al vecchio, ma piuttosto per capire in che modo affrontare il futuro: infatti, più in profondità scavano le radici, più in alto arriveranno i rami dell’albero.

STORIA:
Il gruppo nasce nel 1993, nella zona del litorale romano, con il nome di ROOTS IN CONCRETE: l’ispirazione è il roots-reggae con marcate venature dub ed alcune aperture verso ritmi più veloci, come il rocksteady e lo ska.

Nel maggio del 1995, assunta una formazione stabile e tradotto il nome in RADICI NEL CEMENTO, inizia l’attività live, soprattutto a Roma e dintorni.
Prodotto dalla Gridalo Forte Records, nel 1996 esce l’omonimo disco d’esordio, caratterizzato da un forte impegno sociale e da un sound reggae molto contaminato. Segue un tour italiano, con alcuni episodi europei (Francia, Spagna, Svizzera).

Nel 1997 il gruppo incontra CHARLIE ANDERSON (The Selecter) con cui nasce una collaborazione culminata in due concerti a Roma.

Nel 1998, i RNC accompagnano in un indimenticabile tour italiano il compianto “Padrino dello Ska”, LAUREL AITKEN. Nel corso dello stesso anno, e sempre per Gridalo Forte Records, esce il nuovo lavoro, POPOLI IN VENDITA, che dal punto di vista stilistico prosegue il discorso iniziato col primo cd.
Ad accompagnarlo, il singolo Guns of Brixton, cover del celebre brano dei Clash, che vede la partecipazione di LAUREL AITKEN e FERMIN MUGURUZA (Negu Gorriak, Kortatu). Segue un lungo tour italiano ed europeo, durante il quale viene prodotto anche il primo videoclip del gruppo, tratto dal brano Sogno Albanese.

Nell’aprile del 1999 la band registra a Roma, per la Ezan Ozenki Records, il brano Urrun, che farà parte del primo lavoro da solista di FERMIN MUGURUZA, e da cui viene tratta un’elegante dub version mixata da MAD PROFESSOR.
Da ricordare anche una memorabile ‘combination’ con il grande Max Romeo, vera e propria leggenda vivente del reggae giamaicano, al Forte Predestino di Roma.

Nel 2001 esce ALLA ROVESCIA, terza prova del gruppo, dallo stile più variegato rispetto ai precedenti lavori e ricco di importanti collaborazioni, tra le quali spiccano i nomi di ROY PACI e MADASKI (Africa Unite). Da questo album vengono tratti tre videoclip: Alla Rovescia , Pappa e Ciccia ed Echelon.

La band affronta un lungo tour, del quale vanno ricordate, in particolare, le esibizioni al Palavobis di Milano, come spalla agli UB40 ed al Rototom Sunsplash come backing band di ALTON ELLIS, “The Soul of Jamaica”.
Nel febbraio del 2004 esce OCCHIO! (V2 Records) che conferma anche le positive collaborazioni con ROY PACI e MADASKI: il primo, in versione singer, partecipa al brano An’ sai come ce piace e al suo relativo videoclip; il secondo firma una raffinata dub version de La logica del profitto.
Nel corso del tour relativo a quest’album, i RNC hanno occasione di festeggiare il loro 10° anniversario di attività, con una grande festa-concerto al Villaggio Globale di Roma: molti gli artisti ospiti, tra cui BUNNA (Africa Unite), SKARDI (Pitura Freska), TONINO CAROTONE e REMO REMOTTI.

Nel settembre del 2005, i RNC tornano in sala di registrazione ed il risultato è ANCORA NON E’ FINITA, quinta prova del gruppo, che vede la luce nell’aprile del 2006, ancora per la V2 Records. Dal nuovo album viene estratto il singolo Mi vendo, cover del celebre Renato Zero, ma è Bella Ciccia a riscuotere il maggior successo: il brano, seppur in maniera divertita ed ironica, affronta lo spinoso tema della bellezza estetica, rilanciandone un modello giunonico, mediterraneo, a scapito di quello più longilineo in voga al livello mediatico. L’argomento suscita interesse anche in ambiti non strettamente musicali: di Bella Ciccia parleranno anche Il Messaggero e Studio Aperto (Italia 1); la band si esibisce inoltre a Buon Pomeriggio (Canale 5), il programma diretto da Maurizio Costanzo, nel corso di due puntate dedicate al tema dell’anoressia. Nel marzo 2007 è uscito il singolo Bella Ciccia, accompagnato da un videoclip.

Nel gennaio 2007, in occasione della campagna M’illumino di meno promossa da Caterpillar (Radio Rai 2), il gruppo compone un brano omonimo sul tema del risparmio energetico, che diviene un vero e proprio inno.

Nel maggio del 2009 esce IL PAESE DI PULCINELLA, ad oggi l’ ultima produzione del gruppo, grazie alla neonata RNC produzioni.
L’ album, interamente autoprodotto,è un ritratto disincantato, divertito, ma alle volte anche aspro, della situazione sociale e politica del nostro paese.
Il primo singolo estratto è siamo tutti omosessuali, ironica ma decisa presa di posizione sul tema dell’ omofobia, divenuto particolarmente scottante, soprattutto in riferimento a certi versanti del mondo reggae.

Segue il paese di pulcinella, cupa ballata etno – ska, che fotografa a pieno l’ Italia del terzo millennio, vista dalla prospettiva dellle radici.
Terza e ultima uscita del 2009, la bicicletta : il pezzo è una sorta di inno a questo mezzo di trasporto, divenuto particolarmente attuale nelle nostre città soffocate dal traffico. Contestualmente, esce anche il relativo videoclip ( sulla versione bicicletta intiman remix, dal taglio piu’ drum ‘ n ‘ bass rispetto all’ originale ), costruito grazie ai preziosi contributi inviati da fan ed appassionati.

E’ attualmente in uscita So’ rugantino, di fatto il quarto estratto dal paese di pulcinella, un mini cd comprendente la live version del brano ( ripresa nel 2009 a Roma ) e un remix in chiave ragga – dance hall con relativa version. Entrambi i pezzi usciranno con annesso clip video.

Nel 2010 la band sara’ impegnata nell’ arrangiamento e la produzione di nuovi brani, che verranno presentati in anteprima durante il tour estivo.

L’Anonima Armonisti

L’Anonima Armonisti è un settetto vocale a cappella maschile, con alle spalle numerosi concerti e anche alcune “ospitate” in televisione, un repertorio orientato principalmente verso il pop-rock e un disco appena pubblicato

L’Anonima Armonisti
L’Anonima Armonisti nasce nell’estate del 2003 come complesso vocale “a cappella”, basato cioè sul canto armonizzato a più voci, totalmente privo di accompagnamento strumentale. Nata da un progetto di Dodo e Michele Versino, l’Anonima Armonisti si sviluppa e si costruisce sfruttando le conoscenze dirette e derivate dei singoli componenti, che finiscono per selezionare un organico estremamente eterogeneo, attualmente contenitore di sette personalità, sette caratteri e sette voci affondate in altrettante tradizioni musicali. Ecco allora che la passione di uno per il soul e il funk si fonde con quella dell’altro per l’R&B e la black music, mentre dialogano esperienze country, influenze folk e la più genuina musica popolare, che abbraccia lo spirito di tutto il mondo. Il repertorio del gruppo comprende brani tratti dalla musica leggera, dallo swing e dal canto popolare italiano e straniero. Tra gli artisti citati compaiono The Beach Boys, The Beatles, Queen, Paolo Conte, Bobby Mc Ferrin, Harry Belafonte, Billy Joel e Ray Charles, mentre le sonorità visitate sorvolano da tradizionali canti spiritual a forsennati brani ska-reggae, fino agli originalissimi “medley”, pezzi-contenitore di brani che condividono un tema o un’atmosfera, dai Classici di Walt Disney al pop multiculturale di Manu Chao, dagli anni Sessanta alle canzoni di Natale. I CONCERTI: dal 2004 il gruppo si è esibito nei maggiori locali di Roma, come Big Mama, The Place, Geronimo’s Village, Fonclea, intervenendo poi al Maurizio Costanzo Show, a Stella (in onda su Sky – canale 109), al Fiesta! (Ippodromo delle Capannelle, ospite di Latte e i Suoi Derivati), in piazza del Campidoglio, alla Galleria Alberto Sordi, all’Università La Sapienza, al Cineporto, al Teatro Eliseo, alla 62° Mostra del Cinema di Venezia, al Blue Note di Milano e in numerose altre manifestazioni.

www.anonimarmonisti.com

DelaWater

Una band indie-rock che coinvolge cinque teramani attivi da una ventina d’anni nel panorama italiano musicale indipendente.

Così come il termine “delaWater” si avvicina alla parola “water”, così le canzoni dei delaWater cercano continuamente di avvicinarsi alla melodia perfetta. Quella rincorsa dai Beatles, dai Byrds, dai Love e dai Beach Boys negli anni 60, e raramente sfiorata con la stessa brillantezza di allora nei decenni a venire. Ed è da quella cura degli arrangiamenti, un’attitudine a trattare la musica pop riportata in voga negli ultimi anni da band americane come The National, Grizzly Bear e Fleet Foxes, che prende spunto la ricerca dei delaWater, una band indie-rock che coinvolge cinque teramani attivi da una ventina d’anni nel panorama italiano musicale indipendente con altre denominazioni (Le Bateau Ivre, Orange Indie Crowd, Famous Players, Pantofon Gare, Iver and the drIver, AmelieTritesse). In particolare, il progetto Iver and the drIver (“Samples and oranges”, Ghost Records, 2006) ha avuto un ottimo riscontro grazie a diverse recensioni su magazine italiani (Rumore, Il Mucchio, Rockerilla, Rocksound, Blow-up, Rockstar, etc.), interviste e passaggi su RadioRai3 nei programmi “Il Terzo Anello” e “Fahreneit”.

Plastic Made Sofa (indie/rock/alt)

Il gruppo del momento. L’hanno capito in California dove li hanno fatti suonare una dozzina di volte questa estate e l’hanno capito all’Heineken Jammin Festival dove li hanno messi sul palco dei grandi, sul palco dei Pearl Jam. L’ho Primo disco (Carlie Bodange’s Club) che è una collana composta da 10 perle diverse e perfette. Passaggi su VirginRadio e MtvBrandNew.

Se ti piacciono gli Arctic Monkeys e/o The Strokes puoi iniziare a sorridere e al Mads, in quel freddo venerdì d’ottobre, troverai casa.

 

www.myspace.com/plasticmadesofa

Runa Raido

I Runa Raido nascono nel Dicembre 2006. La formazione di origine è Marco Vallecoccia (voce e chitarra), Alessandro Vona, (voce e chitarra), Letizia Gaetani (basso), Francesco Longo (batteria) successivamente verrà sostituito da Gianluigi Nocella, attuale batterista del gruppo.

Nel Luglio del 2007 i Runa Raido concludono le registrazione del loro primo Ep, sei tracce autoprodotte frutto di un iniziale impeto. Questo lavoro verrà definito dal gruppo come uno scatto di nervi necessario. La maggior parte delle canzoni di questo EP sono state poi rielaborate ed arricchite e sono attualmente parte integrante dei live dei Runa Raido. Il CD viene stampato nel Novembre dello stesso anno.

Nel 2009 partecipano al concorso MarteLive VINCENDO il premio della critica MIGLIORI TESTI, entrando a far parte del roster artisti “ScuderieMartelive”. Nello stesso anno partecipano e VINCONO il concorso “Tutta Farina Del Mio Sacco 09” svoltosi a Monte Romano (VT). 

Nel 2010 partecipano e VINCONO il concorso “Live Musik Festival 2010” svoltosi a Ladispoli (RM). Sono finalisti del concorso musicale per band emergenti “Soniche Avventure 2010” organizzato dalla Fridge Records ed inseriti nella compilation “Soniche Avventure”.

Premio della critica “Migliori Testi” – MArteLive 2009
1° Classificato – Tutta Farina del Mio Sacco 2009
1° Classificato – Live Musik Festival 2010

Gli Zombina and the Skeletones

Gli Zombina and the Skeletones sono una band horror rock/horror punk inglese attiva dal 1999.
Le loro esibizioni sono caratterizzate da costumi di scena sporchi di sangue e atmosfere buie. Rifiutando le offerte delle grandi case discografiche si sono autoprodotti fino al 2002, quando hanno pubblicato l’album Taste the blood of Zombina and the skeletons. Il loro genere è influenzato da Misfits, The Meteors e The Damned, e si autodefiscono un “incrocio” tra questi. Il risultato è un ibrido tra l’horror punk, il death rock e il gothic rock.