Sarah Gillespie Band

Il Grande Rock-folk di questa bravissima cantante anglo-americana, che ripercorre il sound dei più grandi cantautori e folk singer degli anni ’70

The machine

Gruppo composto da otto elementi che ha come obiettivo principale la fedeltà della cover e la ricerca del sound dei Pink Floyd curando molto le parti strumentali,i suoni e gli arrangiamenti vocali e aggiungendo allo spettacolo luci e la proiezione di filmati,per non tradire la tradizione della multimedialità che ha sempre contraddistinto gli spettacoli dei Floyd

Orange

A distanza di due anni dalla pubblicazione di Certosa, il duo garage rock milanese torna con un secondo disco, Rock Your Moccasins, interamente composto durante il lungo tour che ha portato gli Orange a suonare in tutti i club della penisola italiana: più di sessanta date che hanno permesso a Francesco Mandelli e Chicco Buttafuoco di testare i pezzi del nuovo disco.

Rock Your Moccasins è un album di dieci canzoni di rock pezzotto, come lo definiscono loro stessi, chitarra e batteria che trasudano il divertimento e la passione di una band. Quello che il disco vuole trasmettere è la completa devozione a condividere la musica con una gang-mentality.

Ci sono pezzi tirati in classico stile garage come Valagussa, ma gli Orange ci portano anche altrove dal loro consueto genere, con Big Shoes o I Don’t Like You Anymore, quest’ultima il pezzo piu’ catchy del disco. 

Interamente autoprodotto, Rock Your Moccassins è stato registrato tra Lari, nelle colline pisane e Milano, presso il Mono Studio. Masterizzato a Londra sotto la produzione di Giorgio Pona, il disco esce in collaborazione con l’etichetta londinese Gpees.

Tracklist:

These Boys ; Valagussa; Brenda; Donatella; Hollywood; I Don’t Like You Anymore; La Due; America; Big Shoes; L’India E’ Una Potenza Atomica 

Info Band: 

www.myspace.com/orangeso79 

www.facebook.com/pages/ORANGE/44499321479 

Info Tour e Live Booking 

Comcerto: info@comcerto.it – www.comcerto.it

Le Kyuuri

Le Kyuuri  non sono abbastanza indie, anche se non possono essere mainstream. Non assomigliano abbastanza a nessuno e non hanno abbastanza di nessun genere, insomma non sono nè zuppa nè pesce. Per alcuni sono soltanto ragazzine, per altri fanno la musica del demonio.

In effetti, a loro sta piuttosto bene non essere in alcun modo etichettate, anche se, dopo ripetute e insistenti domande su quale fosse, in una parola, il loro genere musicale, hanno deciso di inventare il termine “SkleROCKitch”.

Hanno chiamato così anche il loro primo album, uscito nel 2009 per l’etichetta indipendente Think Positive. Dalle Kyuuri aspettatevi: riff distorti, irriverenti e pruriginosi, melodie taglienti e fantasiose e una sessione ritmica potente, sincopata e a tratti danzereccia; il tutto inglobato da una matrice rock e accompagnato da liriche che riflettono una visione obliqua, distaccata e ironica del mondo in cui viviamo. Dal vivo presentano uno show contaminato da elementi scenografici e teatrali di ambientazione casalinga, avvolti da atmosfere oscure e fanciullesche e inseriti in una cornice elegantemente kitsch.

Kyuuri 

www.myspace.com/kyuuri

 

The Wombats

Nel bel mezzo della rottura degli ingranaggi dell’industria musicale, i grandi numeri possono portare grandi problemi. Ed i numeri dei The Wombats sono diventati grandi molto velocemente.

Un disco di platino con il primo album “Guide To Love, Loss And Desperation”, oltre 300,000 copie vendute dei loro travolgenti singoli Indie-Dancefloor “Kill The Director”, “Let’s Dance To Joy Division” (quest’ultimo vincitore agli NME del 2008 come miglior Dancefloor filler), “Backfire At The Disco” e “Moving To New York”, un tour durato più di due anni che ha permesso loro di esibirsi di fronte a più di un milione di persone e che ha avuto il suo culmine con il concerto tenutosi alla Liverpool Arena con oltre 10,000 fan in estasi con il loro scuro, esuberante e contagioso alternative-pop.

Eppure, tutto questo immediato ed inaspettato successo, ha portato i The Wombats ad una fase di stallo in cui scrivere un nuovo disco non sarebbe stato facile. Così, dopo un periodo di naturale isolamento ed una più che fruttuosa collaborazione con Jacknife Lee (il produttore di Rem ed U2), Eric Valentine (Queens Of The Stone Age) e Chris Costey (Muse) la band torna con un nuovo disco in uscita ad aprile dal titolo ‘This Modern Glitch’ (in uscita per la 14th Floor Records/Audioglobe), anticipato dal primo singolo ‘Tokyo (Vampires & Wolves)’. Di cui è già disponibile il video che si può vedere qui:

http://www.youtube.com/user/TheWOMBATS#p/u/1/DRhUIJextp8 

Come dichiarato dalla band, il nuovo lavoro avrà una direzione completamente diversa dall’ultimo album, ‘A Guide To Love, Loss And Desperation’, portato al successo con delle killer hits mondiali come “Kill The Director” e “Let’s Dance To Joy Division”, quest’ultima vinse l’NME AWARDS come “dancefloor filler” nel 2008 battendo la concorrenza di band come Justice, Bloc Party e Klaxons. Per il nuovo album saranno più presenti i sintetizzatori ed il disco avrà un suono maggiormente elettronico (conservando però la classica carica tipicamente indie-punk), frutto delle diverse sperimentazioni sonore della band in 2 anni di tour ininterrotto per tutto il pianeta.

Un vortice di emozioni per quella che è considerata come la band pop con meno compromessi del ventunesimo secolo.

www.thewombats.co.uk

Magica ( Ronnie James Dio tribute band )

I “Magica ” nascono nell’estate 2010 a Ravenna e sono attivi in sede LIVE da dicembre 2010.

Sarà presto prodotto un demo-cd di 5 pezzi.

Alla base del progetto c’è la voglia di suonare un tributo ad un grande artista purtroppo scomparso, IL Cantante metal per eccellenza, “The Father Of The Sign” Ronnie James Dio.

See you on stage, dudes!

Genere:

Heavy metal / Hard rock

Line-up::

Voce: Zephyr (Alessandro Zazzeri)

Basso: Dave Solano

Chitarra: Ivan Ravaioli

Batteria: Fabio Alessandrini

 

Info band:

http://www.myspace.com/magicadiotribute

Bothers

I Bothers nascono come Thrash Metal band “80s STYLE” nel 2004, fin da subito determinati nella composizione di brani propri. Escono nei primi 3 anni 2 demo e un EP live, nei quali la band dimostra miglioramenti in ambito compositivo, ma è con l’uscita del primo full-lenght “No Way Out” che i Bothers raggiungono la loro prima evoluzione, definendo il proprio genere “Extreme Thrash Metal” per la ricerca di una produzione estrema, con scream-vocals vendicative su una tessitura di riffing furiosa e potente, trascinate dalla cattiveria del drumming veloce e del basso distorto e scarno, il tutto a creare un sound che punta dritto al concept della band.

Genere:

Extreme Thrash Metal

Line-up:

Leonardo Cardinali – Guitar & Vox

Karim Venturini – Guitar & Vox

Lorenzo Domizi – Drums

Dave D. Scoscina – Bass

Info band:

http://www.myspace.com/bothers

http://www.bothersband.com/

info@bothersband.com

http://cdbaby.com/bothers

Pan del Diavolo

Il Pan del Diavolo, pericolosissimo duo siciliano dal nome evocativo e sicuramente una delle più esaltanti rivelazioni del primo anno del nuovo decennio, nasce nel 2006 e suona con due chitarre acustiche e grancassa.

Il primo passo al di fuori dei confini dell’isola avviene nel 2007, grazie alla partecipazione alla compilation RocketPa Sound Connection, con la quale il talento dei musicisti siciliani viene posto all’attenzione nazionale

Nel 2008 il duo vince le selezioni di Italia Wave Love Festival (opening act Gnarls Barkley e Sergent Garcia) e suona nel main stage della manifestazione a Livorno. Ad agosto vince il concorso “Avanti il prossimo” e suona sul prestigioso palco dell’Ypsigrock; poco dopo è invitato al Pollino Music Festival per aprire ai Gogol Bordello.

A settembre 2008 Il Pan del Diavolo entra al Cave studio di Catania per registrare il suo EP omonimo e nel 2009 chiude un tour con più di 80 concerti passando per alcuni prestigiosi appuntamenti nazionali come il Miami festival, Rock Island festival, Rock and Rodes e Mason Musique per gli ascolti del Club Tenco. Fra ottobre e novembre registrano alle officine meccaniche Sono all’Osso, il fortunatissimo esordio full-lenght uscito il 15 gennaio 2010 per Tempesta Dischi.

All’uscita del disco seguono mesi passati a macinare chilometri per infuocare i palchi di tutto lo Stivale, mentre è notizia di questi giorni che Il Pan del Diavolo sarà tra i finalisti del Premio Tenco 2010 nella categoria Miglior Opera Prima.

Due al momento i video tratti da Sono all’Osso; si tratta di “Pertanto”, girato da Stefano Poletti, e di “Farà Cadere Lei”, con Davide Toffolo alla regia e lo stesso Poletti al montaggio.

Questo secondo video vede la partecipazione di Roberta Carrieri, la cantautrice/performer già voce dei Fiamma Fumana, ed è stato girato a Milano, in una delle case occupate più vecchie della città. Secondo episodio della “trilogia milanese” che Toffolo ha aperto con il video “La faccia della luna” di Tre Allegri Ragazzi Morti e che verrà completata con “L’egoista” di The Zen Circus, anche questo video ha come protagonista una Milano più vicina al Sud America che all’Europa e nelle cui strade si muovono personaggi magici e surreali sulle note della nuova musica italiana.

“Sono all’osso” è fatto di 12 tracce: 12 vicende pittoresche e psicotiche che nascono nella testa di Pietro Alessandro Alosi (ideatore del progetto), per essere sputate fuori e messe su nastro con una voce che urla, graffia e che decisamente non lascia scampo.

Il disco ribolle di musica del passato, ispirata dagli atteggiamenti di eroi del rock and roll e della canzone italiana come Ghigo Agosti e Celentano, Luigi Tenco o Fred Buscaglione.

Folk, rock’n’roll e canzone d’autore: questo al servizio del mondo assurdo creato dalle liriche di Alosi. Tutto può succedere ed ogni canzone è un racconto perfetto in sé. A volte è uno stornello (“Scarpette a punta”), a volte una manciata di parole ripetute e ossessive come una fitta al petto (“Bomba nel cuore”).

Interamente scritto e suonato da Il Pan del Diavolo (Pietro Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo), il disco vede la partecipazione in veste di unici ospiti gli The Zen Circus: Ufo al basso acustico, Karim alla batteria minimale, Andrea Appino alla chitarra elettrica e voce in “Bomba nel cuore”.

Sono all’osso è stato registrato nella sala A delle Officine Meccaniche di Milano, è stato prodotto da Fabio Rizzo e infine mixato su nastro insieme al produttore americano JD Foster (Calexico, Marc Ribot, Capossela).

 

SUL WEB

www.myspace.com/pandeldiavolo – www.ilpandeldiavolo.it – www.facebook.com/pandeldiavolo

video di “Pertanto”: www.youtube.com/watch?v=HISKAnB7wa0

video di “Farà Cadere Lei”: www.youtube.com/watch?v=3vSeBaJ_AQE

LA STAMPA SU “SONO ALL’OSSO”

“Un debutto folgorante e sincero che genera dipendenza in chiunque lo ascolterà.” [Rolling Stone, 5 stelle e mezza pagina di recensione]

“C’è chi fa e chi è. Il Pan del Diavolo è.” [Rumore, 8/10]

“In questi pezzi sopra le righe c’è il vitalismo oltre la vita stessa.” [Blow Up]

“Sorprende fin dal primo ascolto.” [Buscadero, disco del mese]

“Un coacervo di Rock’n’Roll degli esordi, misterioso ed arcaico, che stringe la mano al songwriting italiano degli anni ‘50.” [Rockerilla]

“L’esordio del Pan del Diavolo è un lavoro che minaccia seriamente di alzare il livello delle produzioni nostrane” [Jam]

“La sensazione di non averne ancora abbastanza alla fine dell’ultimo brano.” [Freakout Magazine]

“Un immaginario rivisitato che ha il merito di riuscire ad arrivare all’universale.” [SentireAscoltare]

“Travolgenti, dinamitardi, funambolici: Il Pan del Diavolo sono sicuramente il fenomeno “indie” italiano del momento.” [MusicWeek]

www.myspace.com/pandeldiavolo

Mr.Brace (folk)

Le canzoni dei Mr.Brace parlano di vita, morte, speranza, rapporti, noia, incontri, illuminazioni. Tra le influenze l’area cantautorale country-folk americana, Bonnie Prince Billy su tutti, il jazz, il Chet Baker cantante e il Tom Waits più scalcinato

www.myspace.com/mrbrace

One Way Ticket

Cosa può fare un annuncio su internet? Trovare un padrone ad un cagnolino, per esempio; oppure comprare una macchina ad un buon prezzo, o trovare amici sui social network..

Può anche rendere possibile la nascita di un gruppo rock.

Ecco cosa è successo agli One Way Ticket nella primavera del 2003.

 

L’anno seguente hanno il loro primo contratto per la produzione di un ep con la RedHouse Recordings di Senigallia al quale segue un’intensa attività live che rappresenta per gli OWT la dimensione ideale ancora oggi.

La U.d.U. Records di Giancarlo Passarella produce e distribuisce l’EP degli One Way Ticket “Fase di decollo”.

L’accoglienza della critica è molto positiva e il numero dei concerti aumenta fino a portare gli OWT sul palco del Roxy Bar di Red Ronnie nel giugno del 2006.

Agli inizi del 2009 i due “acchiappatalenti” per antonomasia, Pergolani e Marengo di Radio Rai li invitano per una puntata di DEMO interamente dedicata a loro e qualche mese dopo li richiamano per un concerto acustico negli studi di Radio Rai a Roma – Saxa Rubra

La visibilità di questi eventi concorrono a far si che gli OWT abbiano la produzione discografica di un LP che vede la luce a Novembre del 2009; il suo titolo è “Ora et Implora” (Otium Rec/CNI) un album così accolto dalla critica: 

“Ora et implora” può contare su alcuni punti di forza tipo la cocciuta coerenza della proposta musicale – un rock italiano senza velleità artistoidi e che non disdegna sudaticce virante “hard”

Tratto da “Il Mucchio” di Hamilton Santià

“Supermarket” e “L’uomo con un sogno in meno” hanno i numeri per sfondare e la title-track è divertente, anche se il meglio viene fuori con i pezzi piu morbidi come “Quello che resta” e “Accade tutto mentre dormi”, decisamente buone.

Tratto da Blow Up di Stefano Bianchi c’è un’abilità che è fondamentale possedere per passare il confine della nicchia e diventare l’artista “che mette d’accordo”: è l’abilità di scrivere la Ballata. Con la B maiuscola. Bene, a quanto pare un gruppo che potrebbe colmare questo vuoto a forma di band da stadio esiste, e si chiama One Way Ticket.

Tratto da “Rockit.it” di Letizia Bognanni bastano poche e tiratissime note di Supermarket per intuire il “terribile” progetto del quartetto pugliese: non si fanno prigionieri e non potrebbe essere altrimenti di fronte all’incedere deciso dei massicci riff tratto da Musica e Dischi

A dispetto del desertico panorama alt-rock di qualità italiano, “Ora Et Implora” è una prova da mettere a segnalibro, che si lascia scoprire piano piano e che sprigiona profonda energia creativa.

Beat Magazine

Parte un tour promozionale del disco di circa 50 date in pochi mesi durante il quale la band riesce anche ad organizzare, insieme ad Audiocoop e M.E.I., una manifestazione musicale di band indipendenti: l’Indie Pride Italy che si svolge presso l’Arteria di Bologna.

Durante l’estate del 2010 vengono selezionati per il Liverpool Sound City Festival e varcano i confini dell’Italia suonando a Tirana per l’ Arè Rock Festival.

Il 1 Settembre suonano insieme ai PLACEBO di Brian Molko al Foro Boario di Noci (Ba) per la prestigiosa kermesse musicale “Un palco in collina”.

Il 14 Dicembre sono stati ospiti su Rock Tv per lanciare assieme a Pino Scotto il loro ultimo videoclip “Non ti ho mai chiesto”, mentre il 31 Dicembre a Bari in Piazza Prefettura sono stati i protagonisti del capodanno assieme al PROGETTO REZOPHONIC e la PFM.

Info Live e Booking: L.M

labbruzzo.management@gmail.com

Mob: +39 329.1686906

WWW.MYSPACE.COM/OWTBANDONEWAYTICKET

Jubilee Shouters

Sono una delle più interessanti realtà vocali nel panorama italiano, e vantano premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. Tornano Venerdì 22 aprile presso il Teatro della Pergola di Firenze (via della pergola 18/32 – Firenze, ore 21.30) in un concerto da non perdere i Jubilee Shouters, “visi pallidi dalla voce nera”, il brillante coro gospel nato nella seconda metà degli anni ‘80 su iniziativa di Gianna Grazzini, che lo dirige con bravura e passione. Tradizione e modernità sono i territori in cui si muove con eleganza questo sorprendente insieme polifonico, che si è esibito nel corso degli anni al fianco di leggende quali Jan Garbarek, Richard Galliano, TrilokGurtu, Joe Zawinul, Cassandra Wilson, Zap Mama, Bob Dylan e Take 6.

Il repertorio dei Jubilee Shouters , anomalo per un coro italiano, esplora le varie aree geografiche della polifonia extracolta, in particolare di matrice afro-americana, proponendo musiche sia di carattere sacro (gospel e spiritual) che profano (work songs, brani di jazz e musica etnica africana). Caratteristica saliente dei loro live è quella di esplorare con entusiasmo e sperimentazione questo vasto territorio di contaminazioni, proponendo brani classici, i cosiddetti traditionals nati da divulgazione orale, e brani d’ autore, del passato e moderni, con diverse cifre stilistiche e diversi approcci vocali, raccogliendo anche gli stimoli provenienti dalla tradizione europea. Sono presenti nel loro repertorio brani quali “Joshua fit the Battle of Jericho” o “Deep River”, accanto a ninna nanne ispano-arabe e pigmee (Nana e Mupepe), canti sciamanici e zwahili (Umngoma), Street cries (Sweet Potatoes), standard del jazz (Night and Day, I wish you Love, Mercy, Mercy, Mercy, e Foggy Day), e brani particolarmente famosi come Oh Happy Day, proposto in una versione inusuale. Presentando un repertorio così eterogeneo e multiforme, Gianna Grazzini, che ne è direttore artistico e musicale, ha pensato un organico altrettanto multiforme e modulare, per esaltare al meglio le diverse vocalità presenti nei JS. Prediligendo lo stile “a cappella”, l’ ensemble diventa così efficace strumento per proporre gli arrangiamenti da lei scelti con quella sensibilità e competenza che ne hanno fatto una figura di riferimento nel suo genere. Tutto ciò è ulteriormente esaltato dall’ampio utilizzo di parti improvvisate, affidate a vocalists di straordinario talento ed esperienza, poichè i JS hanno sempre annoverato tra le proprie fila molte tra le più belle voci del panorama italiano. Il loro live è un crescente trasporto emotivo nella spiritualità e nell’energia, ed il 2011 è l’anno del loro ritorno sulle scene.

Stobers

La Migliore e più accreditata tribute band dei Rolling Stones a Roma.
Attiva dal 2002, con più di 200 concerti con questa formazione, a Roma in Italia e all’estero 2 Tours negli Stati Uniti e date in Germania:

Andrea Angelini, Lead vocals, Harmonica
Ugo Moretti:Electric and Acoustic Guitar
Pierfelice Finocchi: Guitars
Maurizio Galanti: Bass Guitar, backing vocals
Giuliano De Paolis: Keyboards
Tonino Grossi, Drums
Ferdy Coppi: Saxophone

Il Cubo di Rubik Monocromo

Il Cubo di Rubik Monocromo ha una storia frastagliata ed è l’evoluzione di un progetto musicale cominciato già nel 2005. La band è in origine un duo acustico, con i due fondatori, Enrico Bendoli alla chitarra e Ruggero “Paso” Pasini al basso, che decidono di proporre melodie delicate, intrise di leggerezza e semplicità. Il primo concerto si svolge al Granaio di Settimo Milanese il 21 dicembre 2005: gli arrangiamenti delle cover, che per ora coprono tutto il repertorio, sono ben curati e cercano di sottolineare le sfumature emotive delle strutture musicali. L’anno successivo Giulia “Giuppi” Pozzi entra nella formazione del CdRM, occupandosi del flauto e di alcune parti vocali. Il terzo elemento riesce a dare al sound della band una soavità che è allo stesso tempo fragile e incantevole: il flauto della Giuppi, insieme alla sua voce vellutata, ammanta le sonorità acustiche della band, e le proietta in un orizzonte nuovo, quasi ipnotico. I tre suonano per la prima volta a Bernareggio il 16 aprile 2006: il live show rivela che il CdRM sta crescendo, gli arrangiamenti sono più precisi e il suono si dispiega con maggiore intensità. Nel 2007 alla formazione si aggiunge Riccardo Canta, versatile musicista e sperimentatore instancabile. Riccardo inizialmente suona la batteria, ma poi decide di passare al piano e ai sintetizzatori. Il sound del gruppo è scosso in profondità: le cadenze folk del nucleo originale, già addolcite e stemperate dal talento della Giuppi, vengono ricoperte da un intrico di suoni neo-psichedelici e distorti destinati a incidere sulle emozioni dell’ascoltatore. Il CdRM ha ora trovato la propria strada. La capacità compositiva dei membri della band sembra farsi sempre più duttile e sicura, e le canzoni, forgiate con precisione, acquistano un’identità sempre più forte. Il ritmo della musica del CdRM è diseguale, ma mai sconnesso, e le note echeggiano in uno spazio che si fa sempre più caleidoscopico (melodie tardo beatlesiane si affiancano alla leggerezza del pop ed all’onirismo delle atmosfere). Primo live show con Riccardo, il 26 dicembre 2007 alla Locomotiva di Vimercate, ne è una conferma: le tastiere elettroniche esaltano il potenziale espressivo del CdRM.

La band ingaggia nel marzo del 2008 Pier Lofrano e nel mese successivo Margherita Lugli. Il primo riesce a dare quell’unità ritmica che sembrava mancare alle canzoni, con l’aiuto di scansioni morbide e progressioni martellanti: la batteria di Pier rende il suono della band meno evanescente, pur lasciandone incontaminato il potere evocativo. L’ultima nota di colore viene dal violino di Margherita: le canzoni sono avvolte da una delicatezza melanconica, struggente, intensissima. La tavolozza stilistica è ormai definita. Lo spettacolo dal vivo che consacra la formazione definitiva si svolge allo Spazio Aurora di Rozzano (MI) il 15 maggio 2008: la strumentazione allargata rispetto al progetto iniziale di Enrico e Paso, il contributo costruttivo di ogni membro allo spirito della band, le capacità sviluppate nel corso di una lunga fase di crescita danno al live show un’incisività inedita. Le ballate dal tono drammatico e le canzoni dall’incedere turbinoso trovano spazio nella stessa scaletta: la band sa alternare momenti differenti, dando però sempre l’idea di saper fondere i differenti tasselli del mosaico nell’identità di un sound espressivo e visionario.
Da allora il Cubo di Rubik Monocromo ha all’attivo una cinquantina di concerti, realizzati principalmente nel milanese e nella Brianza, in special modo presso i vari circoli Arci della zona. Hanno aperto i live di artisti di spicco della scena indipendente italiana (come Moltheni, Zen Circus, Ettore Giuradei e Brunori s.a.s.)
Nel giugno del 2009 sono onorati di partecipare a la Fète de la Musique a Parigi, durante la quale si sono esibiti per 12 ore non-stop di fronte ad un pubblico accogliente e partecipe.
Il 26 ottobre 2009 esce il loro primo album, “Quarantatre Miliardi di Miliardi di Possibili Combinazioni (in una sola mossa)”, completamente autoprodotto in edizione limitata.

www.myspace.com/ilcubodirubikmonocromo

Vz69 i folletti del rock – ELFA Promotions

35.jpgComunicato Stampa: arrivano i Vz69, i folletti del rock

Si definiscono dei grandi comunicatori e dei ragazzi pieni di sani valori i VZ69, band romana nata nel mese di Settembre 2001 tra un gustoso piatto di braciolate e un paio di bicchieri di buon vino.
E’ infatti allora che quattro amici di vecchia data quali Daniele Santomazza, Francesco Carlucci, Massimiliano Marchetti e Roberto Conti, decidono di formare una band che unisca le loro passate esperienze in ambito musicale.
Il nome VZ69 nasce dal Vicolo Zappi, modificato poi da “ sconosciuti” in Vicolo Zappa, in onore dell’ indimenticabile maestro Frank Zappa.
La prima scelta unanime del gruppo è che i testi dovessero essere in italiano, e che dovessero raccontare storie, sentimenti ed esperienze di routine quotidiana, nonché racconti di vita vissuta “ on the road”.
Il percorso è appena iniziato quando alla line up si unisce un giovane tastierista, Dario Caruso, il quale li accompagna durante numerosi live in locali, piazze e festival su Roma e Provincia.

Nel 2006 la band completa la sua formazione con l’inserimento del cantante e trombonista Virginio Cola, chiamato da tutti “ Mr Ciro”.
Successivamente partecipano a numerose manifestazioni musicali tra le quali ricordiamo:
– Festival Rock di Aprilia (2002);
– Concerto a Riofreddo, dove dividono il palco con i Ratti della Sabina (2003);
– Apertura del concerto di Federico Fiumani in occasione della Giornata della Musica (2006);
– Live in piazze e locali di Edimburgo in concomitanza con il Fringe Festival (2005-2007);
– Tivoli Rock 2007: apertura del concerto di TM Steven, il celeberrimo bassista che ha suonato ed inciso con musicisti del calibro di Tina Turner, Steve Vai, James Brown, Billy Joel, Joe Cocker, Cindy Lauper, Nona Hendrix, Little Steven, Carl Palmer,John Mc Laughin, Miles Davis.
– Subiaco Rock Blues Festival 2008: apertura del concerto di RickyPortera;
– Concorso “Augusto D’aolio”, dove si aggiudicano il primo posto(Roviano 2008);
– Tivoli Rock Night a Stazione Birra, dove si esibiscono sotto la supervisione di Guido Bellachioma dividendo il palco con Paolo Pallante ed i Rosae Crucis (settembre 2008).
Nel 2008, i VZ69 affrontano un altro cambio di line up, salutando il tastierista Dario Caruso e dando il benvenuto ad un abile percussionista quale Mario Castellani e al maestro Fabrizio Bianchi  alle tastiere e synth. Successivamente entra nel gruppo anche il giovane e talentuoso chitarrista Fabio Moreschini.
Nel mese di Aprile 2011 uscirà il loro primo attesissimo album

Questa è l’ attuale line up della band:

Virginio Cola “Mr Ciro” – Voce e Trombone
Fabio Moreschini – chitarra solista
Roberto Conti – chitarra ritmica
Daniele Santolamazza – basso elettrico
Fabrizio Bianchi – tastiere e sinth
Francesco Carlucci – batteria

Il Sito Ufficiale dei Vz69:
www.vz69.it
I VZ69 su My Space:
www.myspace.com/vz69prog
Laura Gorini per ELFA Promotions
Email: laura.gorini@yahoo.it
telefono: 333/6434873
Promozione artistica ELFA Promotions
http://www.elfapromotions.com
Alkemist fanatik Europe Management
http://www.alkemist-fanatix.com

Windfall

Windfall nascono nel 2003 con l’unione artistica di Matteo Bresci alla batteria,Lorenzo Nardi alla chitarra e Marco Patracchini al basso.

Nel dicembre 2007 questa voce viene trovata,ed è quella di Francesca Tedeschi.

Inizia la stesura di pezzi propri,all’inizio di stampo marcatamente power,ma poi il gruppo cambia un po’ strada,creando quello che ad oggi è il NOSTRO genere.

Contemporaneamente,la ricerca durata mesi per un tastierista si porta a termine ed entra in formazione Tommaso Buzzegoli.

Da quel momento comincia una stagione fatta principalmente di contest[..]

Info band:

Myspace:

http://www.myspace.com/windfallmetal

Reverbnation:

Twitter:

http://www.twitter.com/windfallmetal

windfall@live.it

Good Vibe Style (reggae)

Un’intensa attività live contraddistingue dagli esordi la band nata tra il Rototom Sunsplash e il Salento. Suoni sempre in movimento, caldi e ben equilibrati sono il marchio di fabbrica del collettivo arrivato al disco d’esordio Shot Up a firma House of Riddim

www.myspace.com/goodvibestyla

Lo stato sociale

Lo stato sociale (elettropop) A volte ricordano i New Order, Rino Gaetano, i Decibel, Paolo Conte o i Funkadelic. Ma il loro è Welfare Pop: un vero e proprio servizio pubblico completamente gratuito che elargisce in quantità equa musica, intrattenimento, arte e poesia

www.myspace.com/lostatosociale

 

I Ragazzi del Giubocs

Il roccherolle più sfrenato de I Ragazzi del Giubocs…non potete mancare!

Un piacevole viaggio attraverso le più conosciute e divertenti canzoni italiane anni 50/60 arrangiate in chiave Rock’n’Roll – Rockabilly – Swing – Ska – Surf!

Compagni di viaggio? Adriano Celentano, Gianni Morandi, Fred buscaglione, Peppino Di Capri, Renato Carosone, Clem Sacco, Rita Pavone, Little Tony e tanti altri…

TENCHIU’, GROOVE E ROCCHEROLLE !!!!

I RAGAZZI DEL GIUBOCS (Ska-Swing-Rockabilly)

“FINCHE’ CI REGGE IL FEGATO TOUR”

GUARDA IL VIDEO UFFICIALE ED ASCOLTA I BRANI DEL GRUPPO PIU’ PAZZO E ROCCHEROLLE DEGLI ANNI ’10

SONO PAZZI COME IL ROCK, SONO…I RAGAZZI DEL GIUBOCS!!!

http://www.myspace.com/iragazzidelgiubocs

 

Musici:

Marco D’angelo (Voce, Urla, Facce, Kazoo, Mosse, Cialtronerie)

Matteo “Muletto” Di Cosimo (Chitarra, Cori, Cappelli, Balli, Pallet)

Toni Mancini (Tastiere, Orchestra Sintetica, Fisarmonica)

Sergio “Sergione” Di Cintio (Basso, Groove, Lingua)

Marco “Sburzo” Di Pietro (Batteria, Trombetta, Fratta)

 

Per contatti ed info

Marco “SBURZO” Di Pietro

Tel: 328.4836930

Mail: ragazzi.giubocs@gmail.com

Lovely Savalas

Lovely Savalas (stoner) band italiana baciata dal sole californiano. Disco da poco pubblicato per un’etichetta americana, collaborazioni egregie in studio e un’incredibile attitudine live testimoniata da un vero e proprio spettacolo ricco di maschere ed effetti. Rock Circus per intenditori e non solo

Overdreams

banner.jpgLa Band Nasce Nel 2004 A Crema(Cr) E Fin Dall’inizio L’idea Comune È Quella Di Scrivere Brani Inediti. Da Subito Le Sonorità Melodiche Permettono Al Gruppo Di Approdare Su Palchi Come Quello Dell’ Adda Rock Festival E Quindi A Condividere Lo Stage Con Gruppi Come (Uno Su Tutti) Gli Afterhours. Negli Anni Successivi Sono Numerosi I Risultati Ottenuti Dalla Band In Seguito All’ Uscita Delle Nuove Demo. Tra Questi Ricordiamo La Partecipazione Al Music Village A Simeri In Calabria; La Birroteka Rock Di Crema In Apertura A Giorgio Canali E L’assegnazione Della Band Nei Primi Posti Del Concorso Nazionale Di Musica Leggera Presieduto Da Elio E Le Storie Tese. Con L’uscita Del Cd Autoprodotto “Inestimabile”,La Formazione Riesce A Partecipare Al Concorso Premio Augusto Daolio A Sulmona E Subito Dopo Ad Aprire Il Nomadincontro 2009 Davanti A 20000 Persone Sullo Stesso Palco Dove Poco Dopo Suoneranno I Nomadi, Ligabue E Giusy Ferreri. Il Vero Lancio Della Band Arriva Però Con Il Singolo “Ho Perso La Testa” Che Nel 2009 Permette Ai 5 Ragazzi Di Ottenere Visibilità Su Scala Nazionale Facendoli Approdare In Rotazione Casuale Su Numerose Radio Web Ed Fm. Grazie A Questa Visibilità Il Gruppo Viene Contattato Per Contribuire Alla Notte Bianca Del Tigullio Di Santa Margherita Ligure In Collaborazione Con Roy Paci & Aretuska E Progetto Rezophonic. Nel 2010 Il Singolo Manda Il Gruppo Nelle Finali Di Numerosi Contest Nazionali Ed Internazionali Come Il “Festival Di S. Vincent”, Il “Videofestival Live”” E “Move Your Music Contest” Al Parco Sempione Di Milano. La Formazione Ha Gia’ All’attivo Numerose Serate Nelle Discoteche Piu’ Famose Di Milano Come Lo Schoking Club, Il Mybali E Saini Garden Cafè. Dopo 6 Anni E Più Di 400 Concerti A Novembre 2010 Esce Il Videoclip Del Singolo “L’illusione” Che Fa Da Apripista Al Nuovo Disco “Oltre Ogni Limite” Che La Band Ha Recentemente Prodotto!

 

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Assedio Rock

Gli Assedio Rock nascono nel 2006 da un’idea di Tiziano, cantante della band. La passione che ha per il rocker modenese è grande e lo porta a riunire intorno a se i musicisti che poi saranno i componenti degli Assedio Rock. La band dopo soli 2 mesi di prove comincia ad esibirsi in svariati locali e durante le numerose feste primaverili ed estive che si svolgono nell’area cremonese, bresciana e piacentina riscontrando un ottimo successo. A gennaio 2010 Tiziano decide di intraprendere un’altra avventura musicale ed esce dalla band. Al suo posto arriva Marco (ex VIRUS BAND e con alle spalle 6 anni di tributo a Vasco), grande fan del Blasco, cantante dotato di grande carisma e una voce molto somigliante a Vasco Rossi

Marco Bari

Marco Bari è la voce degli Assedio Rock, viene da Melzo ed è un grandissimo fan del rocker emiliano.

Oltre ad una grande esperienza live, si contraddistingue per carisma, energia, capacità di intrattenere e un’invidiabile somiglianza del proprio timbro vocale con quello di Vasco Rossi.

Domenico Pancari

Domenico Pancari è il batterista degli Assedio Rock, viene dalla provincia di Brescia e ha una buona esperienza live grazie ai concerti effettuati con varie rock band.

Si contraddistingue per il grande impatto sonoro e per la precisione e la pulizia dell’ esecuzione. Sa suonare anche il pianoforte.

Frasi:

“Ciooooè…”

Fabiano Dusi

Fabiano Dusi è il bassista degli Assedio Rock, si è diplomato in oboe al conservatorio L. Campiani di Mantova, viene dalla provincia di Verona ed ha una grandissima esperienza nei live grazie ai numerosi concerti effettuati con varie band rock e pop dal 1991 ad oggi.

E’ un musicista eclettico, in quanto sa suonare con dimestichezza anche altri strumenti, come la chitarra, il pianoforte e il sax.

Frasi:

“Me alzo in piè?”

“Parla italiàn…”

Davide Settimini

Davide Settimini è il chitarrista degli Assedio Rock, viene da Cremona e può vantare un’esperienza pluriennale in varie cover band e gruppi rock.

Si contraddistingue sul palco per l’impatto scenico da vero rocker.

Frasi:

“Un, deux, trois”

“Bella lì”

“Rock on”

Stefano Tansini

Stefano Tansini è il tastierista degli Assedio Rock, viene dalla provincia di Cremona ed ha effettuato vari studi nell’ambito musicale.

Ha una grande esperienza nella musica live, grazie ai numerosi concerti effettuati con varie band e passando attraverso diversi generi musicali, come blues, funky, latino, pop e rock.

Frasi:

“The best of…”

“Non c’è problema, tu mi dici quello che devo fare e io lo faccio”

“Di primaaaa…”

Discoverland

Discoverland nasce da liberi incontri musico-amicali tra Pier Cortese e Roberto Angelini, due cantautori con all’attivo diversi dischi, tour e collaborazioni. L’idea è quella di riscoprire e vedere da un’altra prospettiva pezzi importanti della storia della musica italiana e straniera, riutilizzati come materia prima di nuovi esperimenti musicali. 
Il concerto è un mash up di canzoni nel quale voci, chitarre, steelguitar, iphone ed elettronica si intrecciano dando origine ad un colore musicale completamente nuovo. Senza mai togliere spazio all’improvvisazione, l’esibizione si arricchisce di momenti acustici emozionanti.

Everything Everything

Jonathan, voce e chitarra, Jeremy, basso, Mike, batteria, Alex, chitarra
Considerata una delle band più originali nell’attuale panorama musicale, presentano il loro acclamato album di debutto intitolato Man Alive, in uscita per la Geffen Records.
L’avventura dei quattro giovani musicisti ha inizio nel 2007 e prende forma l’anno successivo con il singolo di debutto ‘Suffragette Suffragette’. Seguono nel 2009 ‘Photoshop Handsome’ e il terzo singolo ‘MY KZ, UR BF’ che per alcuni perspicaci osservatori è considerato il singolo del 2009.
Hanno già due tour in UK alle spalle, performance a Reading e Leeds, e hanno scalato la My Space Chart su MTV2.
Gli Everything Everything non vogliono essere etichettati ‘Indie’, anzi, non vogliono proprio essere etichettati ma apprezzati per la loro originalità e creatività, evitando clichè e forzati luoghi comuni.

Andrea Capezzuoli e Compagnia

Il gruppo di Andrea Capezzuoli, organettista, compositore, con il sax di Luca Rampinini, la chitarra di Mattia Ghion e il violino di Marco Ghezzo, propone musica folk che fonde suoni legati alla tradizione italiana con atmosfere provenienti da luoghi lontani e improvvisazioni jazz. 

Il risultato è un cocktail esplosivo, festoso, conviviale che esplora nuovi mondi senza perdere il legame con le proprie radici nord-italiane.

Shanty band

La Shanty band nasce nel 2003 dall’idea di quattro musicisti provenienti dal mondo del reggae e da diverse esperienze musicali che, condividendo la stessa passione per la musica reggae, iniziano a suonare insieme proponendosi in Italia come backing band, disposta ad accompagnare nei live set vocalist e artisti in tour.

Nel 2004 inizia una lunga e produttiva collaborazione con i cantanti della Villa Ada Posse, con Brusco e con la brindisina Julia. In breve tempo la Shanty band si impone nel panorama reggae italiano suonando con artisti italiani e internazionali come: Burro Banton, U-Brown, Dawn Penn, Junior Reid, General Levy, Jamafrica, Sud Sound System, Killacat, Gioman, Rufino & Bonifax, Dani Silk, Wufer, Marina, Papa Leo, Rankin’ Lele, Shotta P, Paranza Vibes, Virtus, Trina Kriù e molti altri.

Nel 2010 esce la compilation “Unity”, ideata e prodotta dalla Shanty Band in collaborazione con l’etichetta Altipiani. Stoned, Enjoy, Spice, Savana club e Spinning riddim sono i titoli delle cinque basi interamente composte e suonate dalla Shanty alla “vecchia maniera” nello studio di registrazione Fattoria Sonora (Altipiani). Tracce vuote da completare attraverso la creatività e le capacità musicali degli artisti che le hanno ascoltate e hanno deciso di personalizzarle aderendo spontaneamente al progetto, facendo propria una modalità, largamente diffusa nella musica reggae in Giamaica, che è quella di “ospitare” su una stessa base musicale (riddim), vari cantanti in grado di personalizzarla secondo le proprie capacità e specificità artistiche. Altipiani si è occupata della diffusione internazionale del progetto, aperto a musicisti di diverse nazionalità, della distribuzione mondiale in digitale attraverso Believe e della stampa in edizione a tiratura limitata per gli addetti ai lavori. Gli artisti che hanno partecipato alla compilation sono: General Levy (UK), Ghetto Priest (UK), Lion D (IT), Pachango (DE) Ginko (IT), BongoChilly (UK), Dan Man (UK), Marina (IT), The Roof (IT), Jamafrica (SN), Rufino & Bonifax (IT), Julia Kee (IT), Ras Tewelde (IT), Dani Silk (IT), Virtus(IT).

La Shanty Band è composta da:

Andrea Leoni “Lion”- drums

Roberto Sieli “Robby D”- basso

Eugenio Altimari “Gene”- chitarra

Francesco Tassone “Tastone”- tastiere

Myspace – http://www.myspace.com/shantybandmusic

 

Alcool a.s

Alcool a.s.(Hc old school).Il gruppo nasce nel 2004 grazie ad un incontro tra Mauretto(batteria), Cicciuzzo(chitarra voce) e il Gatto(basso e voce), come punk rock/hardcore cover band il gruppo ha sùbito delle soddisfazioni ,riesce a riproporre canzoni di Misfits, Ramones, Bad Religion,etc. dando quel tocco di cattiveria e velocità, il marchio che contraddistingue gli Alcool A.S. dal solito punk rock/hardcore
Dopo alcuni mesi i tre decidono di impegnare il loro tempo e le loro capacità in qualcosa di personale, scrivono Canzone inutile che dopo poco tempo viene scartata perchè troppo punk, decidono quindi di dare un significato e più violenza alla loro musica vogliono trattare argomenti contro Religioni ;ingiustizie sociali, disoccupazione, malasanità,in poche parole stanno dalla parte del piu debole.
Danno alla luce canzoni come: Io non ci sto; Smoke Fuck Die; Arriverà e da qui il via a molti altri pezzi veloci anzi velocissimi grazie alle potenzialità da non sottovalutare del batterista, i giri lanciati e le zappette stoppate sono il Credo degli Alcool A.S.
Nella primavera 2007 il gruppo arriva ad un blocco causato dall’assenza(per lavoro)del bassista, quasi rassegnati Mauretto e Cicciuzzo decidono di provare solo con chitarra e batteria, ma é da un incontro tra il cantante e Manuel un bassista amico del batterista che il gruppo riapre i battenti registrando un CD autoprodotto con nuovi brani tra cui: Se non vedo non ci credo; Nostra, tutto questo grazie anche alla capacità di Manuel che con la sua scioltezza é riuscito ad ambientarsi bene nel gruppo.Alla fine del 2010 Mauro e Cicciuzzo hanno preso la decisione di dare una svolta piu potente al loro sound prendendo come sostituto bassista Tonio,e una novità spettacolare come la seconda chitarra suonata da Mikael,continuando il loro cammino verso la creazione di canzoni .
All’ attivo hanno 2 CD autoprodotti 25 pezzi propri e troppa voglia di suonare all’insegna dell’ alcool e della libertà

Alcool a.s.Membri.
Cicciuzzo:Chitarra e voce
Michael:Chitarra e cori
Tonio:Basso e cori
Mauretto:Batteria e cori
www.myspace.com/alcoolas

København Store

La verità è che i København Store sono unici.
Ascoltandoli entri in un altro mondo fatto di nord europa, shoegaze, suoni che ti avvolgono e ti stringono, disordine e passione.
Dopo il primo lavoro (Action, Please!) stanno portando in giro, fuori da ogni logica discografica, un disco/esperimento in tre puntate che si chiama Hi-Low-You.
Dentro c’è un po tutto poi: dal remix dei Phoenix, alla collaborazione con i My Awesome Mixtape, alla cover dei Giardini di Mirò, fino al violino di Nicola Manzan. Lo scambio e la contaminazione di idee sono alla base di questo gruppo e la nostra locandina è tutta per la loro originalità.
Elevato a potenza.

Hip Hop / Punk / Shoegaze

København Store (42 records)
http://soundcloud.com/kobenhavnstore

Piano for Airpot

Ci saranno in giro per il mondo milioni di fan dei Radiohead che in questi giorni ascoltano il nuovo disco.
Loro sono 4 ragazzi con quel gruppo nel cuore (ma anche tanti altri) svuotano la cantina di una vecchia villa e decidono di mettere su anche loro una band. Dopo MuchMore (ep 2009) nel 2010 escono con l’autoprodotto Another Sunday On Saturn, un piccolo gioiello, piace alla critica, piace al pubblico.

www.myspace.com/pianoforairport
Rock / Alternativo / Elettronica

 

 

Trio Gipsy Italien

Il Trio Gipsy Italien nasce nel 2009 dall’incontro di tre musicisti con la passione per Django Reinhardt. Zingaro belga di etnia Sinti, fuse lo swing americano con la grande tradizione popolare gitana. Da questa fusione, contaminata anche dalla sua vastissima cultura in musica classica, nasce il gipsy jazz/manouche. Ritmi veloci ed eccitanti conquistarono l’Europa e l’America prima, il mondo poi. Musica semplice e diretta che da…gli anni ’30 ad oggi si afferma grazie alla sua energica ed originale espressività. Il Trio, traendo ispirazione da artisti contemporanei come Bireli Lagrene, Angelo Debarre e Stochelo Rosenberg propone il repertorio di Django e della tradizione gipsy jazz, cercando di mantenere lo spirito della cultura gitana, caratterizzato da accattivanti melodie e virtuose improvvisazioni.

I Rainfall

I Rainfall sono giunti ad un sound molto particolare, che prende vita da sonorità melodiche ma sperimenta ed esplora anche lidi più heavy dell’universo metal, con varie influenze che contribuiscono a rendere il loro sound innovativo ed interessante. La proposizione di “Lost In A Cold World” e mostreranno le loro nuove composizioni, in attesa del loro primo attesissimo album.