Inaugurata l’opera “Storie di vite” realizzata dali stupenti dell Isis di Brugnera e sacile
Si è svolta stamane la cerimonia di premiazione del concorso e la presentazione dell’opera vincitrice
Stamane l’Impresa Carpenè Malvolti – all’interno della “1868 Gallery”, nella sede storica di Conegliano – ha inaugurato l’opera “Storie di Vite” realizzata dagli Studenti dell’ISIS di Brugnera, città natale del Fondatore Antonio Carpenè.
L’evento, inserito tra le iniziative istituzionali del calendario celebrativo del 150° Anniversario, si è svolto alla presenza del Consigliere all’Attività Produttive del Comune di Brugnera Gianni Rossetto, della Dirigente Scolastica dell’ISIS di Brugnera Simonetta Polmonari, del Sindaco di Conegliano Fabio Chies, degli Studenti dell’Istituto ISIS nonché della Famiglia Carpenè.
“La mia Famiglia – afferma Etile Carpenè, Presidente della Carpenè Malvolti – ha un legame particolare con Brugnera, perché lì è nato il mio bisnonno, fondatore nel 1868 della realtà imprenditoriale che oggi mi pregio di guidare insieme a mia figlia Rosanna. Con Antonio Carpenè, fin da giovanissimo fortemente motivato ad approfondire la conoscenza della Viticoltura e dell’Enologia e dei relativi fondamenti scientifici, verosimilmente si avvia la fase di sviluppo economico del Territorio Trevigiano attraverso la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo. L’opera “Storie di Vite” vuole quindi rendere gratitudine alle Generazioni della mia Famiglia, che mi hanno preceduto e che hanno imperniato l’attività imprenditoriale sulla valorizzazione del Territorio sin dalle origini.
Ed è in questo senso che, per la realizzazione di tale opera posta a simbolo empirico della nostra attività imprenditoriale, abbiamo ritenuto doveroso coinvolgere gli Studenti di Brugnera perché la Città medesima rappresenta l'”origine prima” della nostra Impresa. Ed il coinvolgimento degli Studenti in un’attività concorsuale, che ha poi partorito l’opera medesima, ha voluto ancora una volta porre al centro l’impegno della mia Famiglia – ispirata da sempre dalla mission “Scienza e Coscienza” – nel sostenere la diffusione della cultura scientifica e dei valori etici in favore delle nuove Generazioni.
L’opera “Storie di Vite”, che è stata posizionata in una nicchia all’interno della “1868 Gallery” della Carpenè Malvolti, è stata realizzata dagli Studenti Gabriele Dalla Bona e Alex Zanette. La loro creazione, denominata in origine “vite stratificata”, è stata prescelta tra gli undici progetti che in modo meritorio hanno tradotto e rappresentato l’essenza della vita di Antonio Carpenè in un’opera simbolo della “Vite Imprenditoriale”.
Il Sindaco di Conegliano Fabio Chies ha posto l’attenzione sull’importanza di Antonio Carpenè sul passato e sul futuro del Territorio: “Oggi siamo a ricordare Antonio Carpenè partendo dalle sue origini per guardare al futuro. Per tutto l’anno abbiamo con piacere festeggiato lo storico anniversario dei 150 anni dell’Azienda e il connubio tra Carpenè Mavolti e la nostra storia enologica, in particolare in Conegliano perché Carpene è Conegliano e Conegliano è Carpene. L’opera è un segno tangibile di quanto l’attività di Antonio Carpenè sia stata determinate per il nostro territorio nell’arco di tutti e 150 gli anni trascorsi dall’apertura dell’Impresa Carpenè Malvolti e non solo”.
“Il progetto che ha coinvolto i nostri Studenti – ha sottolineato il Consigliere alle Attività Produttive Gianni Rossetto– non solo ha rappresentato un ideale ponte tra passato, presente e futuro della Carpenè Malvolti, ma ha altresì posto l’attenzione sull’importanza per i giovani di disporre di una Scuola che faccia sinergia con il Territorio e la relativa attività imprenditoriale. Come Conegliano con la Scuola Enologica, così Brugnera con l’ISIS: due Istituti Scolastici che, puntando sulle rispettive eccellenze territoriali, hanno costruito un’offerta formativa coerente nel tempo e con il contesto in cui sono inserite. Oggi abbiamo celebrato la figura di Antonio Carpenè, colui che nel 1868 ha dato i natali al Prosecco e siamo onorati di poter vantare a Brugnera il luogo di nascita di una mente tanto eccelsa ed illuminata”.
L’evento ha avuto inizio con una visita degli Studenti alla Scuola Enologica di Conegliano prima e della “1868 Gallery” della Carpenè Malvolti poi, a cui è seguita la cerimonia di inaugurazione dell’opera “Storie di Vite” ed il conferimento da parte del Comune di Brugnera e della Carpenè Malvolti degli attestati per il “Concorso Carpenè Malvolti 1868”. Il Primo Premio è andato agli Studenti Gabriele Dalla Bona e Alex Zanette per l’opera “Vite Stratificata”, il Secondo Premio agli Studenti Francesca Ostanel ed Andrea Vidotto con l’Opera “Vite Perlage” ed il Terzo Premio agli Studenti Matteo Campagna e Alessandro Zambon per l’opera “Il Filo della Vite”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna al Consigliere alle Attività Produttive Gianni Rossetto ed al Dirigente Scolastico dell’ISIS Carniello, Simonetta Polmonari, di due delle 1.500 bottiglie celebrative “Magnum 150°”, numerate e dedicate da parte di Etile Carpenè, Presidente e testimone storico della Famiglia.
LE OPERE PRESENTATE
– la “Storia di Vite” si compone di 150 strati, corrispondenti ciascuno ad un anno dell’attività d’Impresa della Carpenè Malvolti. Come nei carotaggi di indagine geologica, ogni strato è una testimonianza di eventi storici e l’opera incarna un forte valore simbolico per la Famiglia Carpenè.
Gli altri progetti presentati sono stati:
– la “Vite Memo” realizzata dagli Studenti Alessandro Saccon e Lorenzo Feltrin, esclusivamente con tappi in sughero considerati oggetti della memoria per i brindisi negli ultimi 150 anni;
– “Vite Perlage” in cui gli Studenti Francesca Ostanel e Andrea Vidotto hanno richiamato il tema delle bollicine.
– la “Vite Minimal” ispirata allo spazialismo di Lucio Fontana ed ideata dagli Studenti Mattia Tonello e Luca Piva;
– la “Vite Pieno/Vuoto” degli Studenti Davide Chiumento e Pierluigi Ferrigno, in cui si intravede un palco con sipario che si schiude formando la sagoma di una enorme bottiglia, da cui la pianta della vite con radici e fusto si stagliano in controluce
– la “Vite Borgo” degli Studenti Gianluca Astolfi e Matea Ostic, che si sono ispirati al profilo delle case sulle colline di Conegliano;
– la “Vite Espressionista” definita con l’accumulazione in spirito naif di sottili componenti, ottenuti con sezionatura di veri fusti e tralci di pianta di vite, è stata realizzata dallo Studente Alex Lucchetta;
– la “Vite Profilo” degli Studenti Rosa Corazza e Asia Miniutti che, con un attento gioco di sagomatura e rotazione di pannelli, propone il profilo di Antonio Carpenè Fondatore dell’Impresa di fronte ad un pannello sagomato a formare la pianta della vite;
– la “Vite Porta” degli Studenti Alberto Moret e Luca Fregolent, in cui idealmente la vite diventa un suggestivo varco per entrare e conoscerne la storia;
– la “Vite Libro” proposta dagli Studenti Ronildo Basha e Giorgia Lorenzon risulta composta da tre pannelli articolati su un’unica «costa» come tre pagine di un libro.
– “Il Filo della Vite”, degli Studenti Matteo campagna e Alessandro Zambon in cui “la linea” in fil di ferro, come un ideale filo d’Arianna unisce il passato con il presente e il futuro senza caratteri o simboli.
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