Sabato 12 novembre 2011
Vite! Vinotecheria Musicale
Via De Pandi, 19
Nardò (LE)
SABATO 12/11/2011 – “NOVEMBRE…suona….JAZZ”
MAURO TRE TRIO – “FUNK BRAZZ”
FREE ENTRY – START h. 22.30
INFO e PRENOTAZIONE TAVOLI 389 5157351
… MAURO TRE : Piano E. & Fender Rhodes
FABIO CAPONE : Basso El.
MAX INGROSSO : Batteria
Secondo appuntamento della rassegna “NOVEMBRE…suona…JAZZ”, in questa occasione Vite! ospita uno dei pianisti più originali della scena jezzistica salentina e non solo.
In questo progetto ‘originale’, ideato apposta per l’ occasione, ad accompagnare le note del piano di Mauro Tre, altri due musicisti di calibro : Fabio Capone e Max Ingrosso. Un originale pianismo incontra una vigorosa ma allo stesso tempo elegante sezione ritmica il tutto a produrre un suono unico venato di Jazz, Funk ed atmosfere rarefatte. Da non perdere!!!!
Mauro Tre : Folgorante e incalzante, quieto e prossimo al silenzio. Fra questi due estremi Mauro Tre esprime il suo pianismo eclettico. L’approccio al pianoforte, confortato da una naturale tecnica robusta, richiama mescolando le forme piu’ varie della tradizione della tastiera. Dal lirismo ispirato all’ascolto di Bill Evans fino alla selvaggia libertà delle forme free jazz per le quali è evidente il rispetto dovuto a Cecyl Taylor. Nel mezzo le suggestioni e le reminiscenze della musica colta, spesso trascinate a viva forza nel turbinare del viaggio immaginifico dell’improvvisazione. All’attività di pianista si è affiancata quella di tastierista e band-leader, che nel corso degli anni ha visto susseguirsi varie formazioni in cui si sono avvicendati molti dei musicisti più attivi nella scena musicale salentina e non. Il progetto di maggior successo è l’IntensiveJazzSextet che ha dato il suo contributo alla scena jazz lounge italiana negli anni ’90, grazie alle collaborazioni di nomi di riguardo quali Fabrizio Bosso, Rosalia De Sousa, Nicola Conte, Cesare Dell’Anna, Roberto Gagliardi. La curiosità del comporre lo porta dalle prime esperienze di commistione fra performance e musica concreta dei primi ’80, testimoniata dal novero reso da Antonio Verri in una sua inchiesta sullo stato dell’arte del tempo, alle ultime scritture di musica da camera. L’esperienza ventennale nel teatro attraverso la collaborazione con Astragali Teatro di Lecce reca con sé il portato del lavoro sulla relazione profonda fra segno e suono, fra voce e senso, che costituisce la cifra seriale del suonare di questo pianista.
http://maurotre.blogspot.com/