Brian Auger’s Oblivion Express – Roma (RM)

Venerdì 5 novembre 2010

Direttamente dalla California, torna in Italia il Re dell’Hammond, Brian Auger. Il grande artista si esibirà sul palco di uno dei live club più imponenti di Roma con la formazione Oblivion Express venerdì 28 maggio, in una speciale serata, evento unico in Italia.

Stazione birra
Placanica 172 – Morena (uscita .A. 21/22 Anagnina direzione Grottaferrata)
Roma (RM)

Artista londinese virtuoso dell’organo Hammond B3, classe 1939, fin dai suoi esordi Auger ha intuito l’enorme potenzialità di miscelare il british pop con il jazz, funk e ryhthm & blues in un nuovo ibrido musicale, eseguito con uno strumento dal suono caldo, ricco e inconfondibile, attraverso il quale ha forgiato uno stile unico, rimasto intatto nel tempo. Per artisti come James Taylor Quartet, Brand New Heavies, Incognito, Galliano, Jamiroquai, illustri esponenti di quel movimento musicale che vide la luce alla fine degli ’80, Brian Auger è il padre dell’acid jazz; un musicista capace di trasmettere un’incredibile energia al suo pubblico a detta di Herbie Hancock. Esordisce con gli Steampacket, gruppo beat con vocalist come Long John Baldry, Julie Driscoll e Rod Stewart e ottiene il successo nel ’68 come solista, con Julie Driscoll alla voce e la sua band The Trinity. Finita la collaborazione con la Driscoll, nasce la Brian Auger’s Oblivion Express, treno espresso verso l’oblio che corre su binari contrari a quelli della musica commerciale. Irriverente, sempre in conflitto con media ed etichette discografiche, capace di dire no a Jimi Hendrix, questo illustre settantenne con il groove e la carica di un esordiente, farà tremare il palco di Stazione Birra.

Per info e prenotazioni: 06.79845959

Brian Auger

Il Re dell’Hammond, Brian Auger
Artista londinese virtuoso dell’organo Hammond B3, classe 1939, fin dai suoi esordi Auger ha intuito l’enorme potenzialità di miscelare il british pop con il jazz, funk e ryhthm & blues in un nuovo ibrido musicale, eseguito con uno strumento dal suono caldo, ricco e inconfondibile, attraverso il quale ha forgiato uno stile unico, rimasto intatto nel tempo. Per artisti come James Taylor Quartet, Brand New Heavies, Incognito, Galliano, Jamiroquai, illustri esponenti di quel movimento musicale che vide la luce alla fine degli ’80, Brian Auger è il padre dell’acid jazz; un musicista capace di trasmettere un’incredibile energia al suo pubblico a detta di Herbie Hancock.

Esordisce con gli Steampacket, gruppo beat con vocalist come Long John Baldry, Julie Driscoll e Rod Stewart e ottiene il successo nel ’68 come solista, con Julie Driscoll alla voce e la sua band The Trinity. Finita la collaborazione con la Driscoll, nasce la Brian Auger’s Oblivion Express, treno espresso verso l’oblio che corre su binari contrari a quelli della musica commerciale. Irriverente, sempre in conflitto con media ed etichette discografiche, capace di dire no a Jimi Hendrix, questo illustre settantenne con il groove e la carica di un esordiente