I Blindeath

I Blindeath nacquero nel settembre 2011 da un’idea di Danilo(Batteria) e Alessandro(Chitarra),che volevano ricreare le vecchie sonorità thrash anni ’80. Insieme si misero alla ricerca di altri componenti per realizzare questo progetto e dopo svariati tentativi, riuscirono a trovare Gioele(Chitarra). Successivamente trovarono il bassista per puro caso,quando Danilo e Gioele conobbero Daniel in un parco, a cui proposero di entrare nella band! Egli accettò volentieri poichè era casualmente alla ricerca di una band! A questo punto mancava solo il cantante! Danilo provò a contattare un suo vecchio amico,Matteo,al quale spiegò il progetto,che lui condivise e accettò volentieri,diventando così il cantante ufficiale dei blindeath. A quel punto i Blindeath incominciarono ad affrontare piccole date in svariati locali di milano incidendo a giugno 2011 il demo “Dawn Of Disease. La loro prima occasione importante capita nel 18 maggio 2012 quando ricevettero l’opportunità di suonare come apertura per i “Necrodeath” al Live forum di Assago. Dopo altre svariate date, anche fuori dalla lombardia, la band riuscì a fare da apertura al concerto degli “Atroci”,
Dopo quella data ne susseguirono molte altre finchè non si entrò in studio per registrare l’ ep d’esordio.
Il primo ep “Headshot” venne registrato ai Rec Lab Studio’s di Larsen Premoli a Buccinasco(MI), L’ep contenente 6 tracce uscito su My Graveyard production ad aprile 2013 riscosse buone opinioni tra la critica, nonostante questo i Blindeath Verso la fine del 2013 subirono un cambio di line -up: Daniel, Alessandro e Matteo lasciano la band per motivi prevalentemente artistici lasciando il loro posto a Simone Aiello(chitarra solista) e Luca Frisenna(basso) mentre Gioele si occuperà delle parti di chitarra ritmica e di quelle vocali. Con questa formazione parteciparono a Festival come il Truemetal fest, il Biker fest e facendo da spalla a nomi di tutto rispetto del panorama nazionale come: Strana officina, Bulldozer, Cidodicil, Extrema e Fingernails la band si creò una reputazione nel panorama underground italiano.
Tutt’ora i Blindeath sono impegnati sul loro Primo album che dovrebbe veder luce a data da destinarsi!

Erik Stefler

erik stefler djErik Stefler
Ufficialmente Erik inizia l’avventura del DJ nel 2009 e il suo primo locale è stato il Sottosopra a Casale Monferrato per ben 2 anni, tra l’altro il secondo anno con me e altri due grandi amici come organizzatori. Di li a breve sono iniziati ad arrivare i contatti con altri locali, grazie alla sua presenza e a parecchi amici e contatti nel mondo della notte. I primi passi li muove al The Class di Alessandria, subito dietro al Village di S. Salvatore, poi al Tuttifrutti di Alessandria, dove curavamo insieme ad altre due ragazze le pubbliche relazioni sulla zona di Casale, e non dimentichiamo anche la stagione invernale del Mulino Club a Borghetto di Borbera. Le sue collaborazioni principali iniziano con Francesco Pittaluga, Stefano Pain, Matteo Zucca, Simone Marcon, Angelo Secchi, Leila Voice, Sergio Mauri, Antonio Viceversa, Marco Ruperto, Carlo Fiore, Mirkolino, Lara Caprotti , Alessandro Morbelli e Daniel Marchetti del Bamboo di Mantova. Il 2010 per lui è stato un anno di forte lancio, con la One Night Sogno di una Notte di Mezza Estate a Caresana e l’apericena lungo del Fashion Cafè di Valenza, ma la svolta è arrivata nel 2011 dove ha partecipato a Castadiva presso la discoteca Deniro di Gaminella, poi diverse serate durante la stagione estiva del Mulino Club insieme ad Antonio Viceversa e La Spiaggia a Salice ma il 2011 è anche l’inizio della collaborazione con il CourmaClub nella stagione invernale e poi con il tour estivo, ha partecipato anche all’inaugurazione dell’IBar di Alessandria dell’amico Alberto Gagliardone, nel mese di ottobre inizia anche la collaborazione con il Clipper di Acqui Terme e un interessante progetto della Junior Basket Casale, un progetto di Basket elementare, insieme a due giocatori della Squadra ogni giovedì mattina delle settimane in cui giocano in casa. Un altro grande evento a cui erik ha pertecipato e stato il Capodanno Acquaworld di Concorezzo con Antonio Viceversa e Chicco MC Ad oggi potete trovare Erik al CourmaClub di Courmayeur, alla Luna Rossa di Alessandria dove collabora con l’amico e collega Andrea Aliberti, allo Shed Club di Busto Arsizio, al The Class di Alessandria, al Clipper di Acqui Terme, al Gold Cafè di Tortona e al Corona Cafè di Novi Ligure….
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Teresa Salgueiro

Bellissima ed elegante, Teresa Salgueiro è conosciuta ed apprezzata per essere una delle voci più intense della musica portoghese. A soli 17 anni diventa la voce soave del celebre gruppo dei Madredeus con il quale pubblica tra il 1987 e il 2007 dodici album di successo in tutto il mondo, oltre a svariati album da solista. Proprio ai Madredeus si deve l’indimenticabile colonna sonora del film “Lisbon Story” che Wim Wenders ha girato nel 1994 nella capitale lusitana e di cui Teresa Salgueiro è la meravigliosa protagonista.
L’anno 2012 vede arrivare il primo album d’inediti di Teresa Salgueiro. Dopo 25 anni di carriera internazionale, prima coi Madredeus e poi solista, il suo percorso arriva oggi alla creazione di un laboratorio di composizione musicale, la cui performance nasce dall’incontro di Teresa con i musicisti che lei stessa ha scelto.

Fin dall’inizio l’idea è stata quella di una ricerca collettiva, basata su una sonorità particolare, per la cui costruzione è stato determinante il contributo di ogni singolo musicista. La scelta degli strumenti riflette una volontà d’innovazione combinata con elementi vicini alla sensibilità dell’artista, ricercando volontariamente l’isolamento presso il convento di Arrabida, che ha permesso di raggiungere lo stadio di condivisione e di concentrazione necessario per la creazione di diciassette temi che danno origine all’album “O Mistério”

Questa lavoro è stato pensato per essere riprodotto dal vivo. Sul palco viene ricreato il ventaglio delle diverse emozioni presenti nei differenti temi, invitando il pubblico a partecipare attivamente alla creazione dell’essenza e dell’energia generata in ogni concerto.

 

Vincenzo Zitello

Vincenzo Zitello, rinomato arpista, compositore e polistrumentista, e primo divulgatore in Italia dell’arpa celtica.

Daniel Stefanik

Daniel Stefanik.

Originario di Lipsia, ex Germania Est, Daniel Stefanik è un fan dichiarato della techno più classica, quella di Detroit, mentre in studio di registrazione si concede anche qualche incursione nella house. Non resta che sentirlo all’Amnesia per comprendere su quale sponda musicale andrà a posizionarsi.

Raresh

Raresh

Il rumeno Raresh è ormai una celebrità nazionale, forte di diverse vittorie in tantissimo awards nazionali. E’ cresciuto in patria, ma già giovanissimo era capace di trasferte in Germania dove proporsi come dj: i suoi esami di maturità li ha superati brillantemente, grazie ai warm up effettuati per santoni quali Sven Vath e Villalobos. Il suo ingresso in Cocoon a quel punto è risultato più che naturale. Originario di Lipsia, ex Germania Est, Daniel Stefanik è un fan dichiarato della techno più classica, quella di Detroit, mentre in studio di registrazione si concede anche qualche incursione nella house. Non resta che sentirlo all’Amnesia per comprendere su quale sponda musicale andrà a posizionarsi.

Silvie Loto

silvie loto media resSilvie Loto cresce di stagione in stagione, formatasi in locali e serate di culto quali Tenax di Firenze, Goa di Roma e Bpitch. Dallo scorso anno suona alla serata Music On, la one-night di Marco Carola all’Amnesia di Ibiza, che questa estate si è rivelata una delle migliori in assoluto tra i party dell’Isla Blanca. I suoi set oscillano come un pendolo tra la house e la techno.

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DJ Kristyn

dj kristynDJ Kristyn
Bellezza e bravura fanno un connubio perfetto quando in consolle c’è DJ Kristyn, che con il suo fascino travolgente conquista e ammicca il popolo dei club. Nata a Bucarest nel 1985 sotto il segno zodiacale dello Scorpione, ha vissuto sin da piccola in Italia iniziando prestissimo la carriera artistica come dj. Viene considerata ormai una veterana del mixer e una tra le più quotate deejay internazionali del momento. Punta di diamante e testimonial del “DJ Girl Movement”, il primo movimento e unica agenzia per sole donne dj in Italia, Kristyn vanta un curriculum vastissimo avendo suonato nei più importanti club italiani ed esteri. È sicuramente una dj molto versatile, capace di adattarsi a qualsiasi dancefloor da quelli più esigenti, sofisticati e raffinati, sino a quelli di massa. Il suo sound spazia dall’ house alla musica elettronica, dalla commerciale all’ happy music: insomma un vero portento dietro la consolle. Nelle sue performance non si limita a mettere i dischi: spadroneggia e soprattutto intrattiene e coinvolge. Microfono in una mano e tra i cursori del mixer l’altra, Kristyn anima con fascino grazie alla sua voce unica,magica,grintosa e sensuale. Una presenza scenica davvero eccezionale, la sua: un dj set dinamico, d’impatto e la capacità di far presa sul pubblico confermano le doti di una ineguagliabile professionista. Oltre ai clubs, Kristyn si è esibita proponendo i suoi dj-show anche in diverse tappe nazionali del “Coca Cola live Tour” e di altri numerosissimi party esclusivi di noti marchi come: Samsung, Citroen, Bmw Motors, Heineken, ed molti altri ancora… Per tutto il 2010 ha partecipato come DJ nel programma televisivo “S.O.S. Italian Disco Tour” in onda su Match Music Television (canale 716 di Sky) dove durante il tour televisivo è stata protagonista nelle tappe e nelle piazze della migliori location italiane. Da sempre autrice e scrittrice di brani e melodie pop-dance, Kristyn nel corso degli anni ha collaborato scrivendo testi e melodie per numerosi ed importanti produttori discografici. Finalmente il 2008 ha segnato il suo debutto discografico come artista-producer sfornando così il suo primo CD singolo “Mi-Sex”: un brano house-commerciale orecchiabile inserito nelle play-list e nei dj set dei più importanti circuiti radiofonici e djs. Anche i media si accorgono di lei e non passa di certo inosservata: viene eletta come “DJ del Mese” su Jocks Mag (autorevole rivista della AID, Associazione Italiana Disc-Jockey), Trend Discoteque Magazine, DJ Mag ed altre varie prestigiose testate nazionali ed internazionali del settore e non. Tra un dj set ed un altro, Kristyn, tutt’ora trova anche il tempo per produrre in studio sempre nuovi brani. Nel 2013 cambia scuderia, firma ed approda nel team dell’etichetta Melodica Records (storica label di noti progetti come Get-Far, The Cube Guys, Gianluca Motta, Ben Dj, ecc.) pubblicando così il nuovo singolo “Faster” di impronta house-commerciale già programmattissimo dagli airplay radiofonici. Kristyn è un artista davvero eclettica ed il suo dj-show sta rivoluzionando la nightlife sia italiana che internazionale.
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Louie Vega

Louie Vega, prima con i Masters At Work poi con The Elements of Life, ha sempre saputo regalare autentiche perle musicali assolute. Vega ha vinto i Grammys sia nel 2004 che nel 2006, ha remixato tra gli altri The Beatles, Michael Jackson, Madonna, Bjork, Donna Summer, Nina Simone e George Benson. Tra le sue produzioni ed i suoi show più memorabili, doveroso ricordare la canzone “One Dream”, che ha composto e prodotto per Le Cirque Du Soleil, e la sua tournèe mondiale con l’ ensemble The Elements of Life, con picchi quali l’ esibizione al Blue Note Festival e al Superbowl Pre-Game Show della Nfl, la Lega statunitense del football professionistico. Questa primavera ha prodotto “Eclipse”
l’album di The Elements of Life uscito sull’etichetta di culto Fania Records.

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BridA – Tom Kerševan, Jurij Pavlica, Sendi Mango

BridA – Tom Kerševan, Jurij Pavlica, Sendi Mango

Gruppo formatosi nel 1996 quando i componenti: Tom Kerševan, Jurij Pavlica, Sendi Mango frequentavano ancora l’Accademia delle Belle Arti di Venezia. L’essere un collettivo di artisti è il motore alla base del loro lavoro che cerca di sviluppare dei processi di integrazione e di relazione artistica nell’ambito delle arti contemporanee. Attività che si fonda sul principio di collaborazione artistica e di lavoro di squadra in progetti di ricerca e realizzato assieme a vari altri artisti, professionisti. Li contraddistingue una grande attività svolta nel loro luogo di origine (Nova Gorica) in relazione alle diverse realtà nazionali ed estere, come istituti di ricerca e università, residenze per artisti, con cui i BridA hanno saputo instaurare una fitta rete di rapporti presentando con successo i risultati della loro ricerca.

Fra le recenti esposizioni: Aprile 2008; residenza ed esposizione presso la Fondazione Antonio Ratti, Como, Luglio 2008; MODUX 3.4, multimedia installation, Ars Electronica, Lentos Art Museum Linz, Settembre 2008; Public Improvisation, Fabbrica del vapore, Milano, Dicembre 2008. BridA—traces visualised, Kunsttempel, Kassel, Germany ottobre 2009. Trackeds, Preview Berlin — The Emerging Art Fair, Berlin, Germanysettembre 2009. 28th Biennial of Graphic Arts, MGLC, Ljubljana, Slovenia settembre 2009. U3—6th Triennial of Contemporary Art in Slovenia: An Idea for Living. Realism and Reality in Contemporary Art in Slovenia. Museum of Modern Art, Ljubljana, Slovenia , settembre 2010. Free port of art, contemporary art group show, Trieste, Italy (part of Venice bennial) Settembre 2011. Giustizia tra arte e letteratura, Basilica di Santa Maria Maggiore, Bergamo, Italy Settembre 2012. Urban traces, Firenze, Vivaio del malcantonce, Trackeds Firenze, giugno 2013. Hub@ tate,workshops at Tate st.Ives Ottobre 2013.
A plus A, Centro Espositivo Sloveno
San Marco 3073, Venezia 30124, Italia
T/F +39 041 2770466 — T +39 041 8501468

Dj Ellen Beat

ellen beat djDj Ellen Beat

Nasce artisticamente nel 2006, anno in cui entra a far parte del gruppo Ooki Ooki come dj resident a tutti i loro party.

Apprezzata per i suoi dj set eclettici, propone il giusto mix tra suoni elettronici,house e commerciali cercando sempre di variare la sua selezione, adattandosi alle molteplici situazioni, perseguendo un unico obbiettivo: FARE FESTA!!!
Cliccatissima nel web e su facebook, è una delle donne dj più in voga del momento, e nel mese di marzo è stata chiamata come Testimonial e Special Guest ai Mondiali di Snowboard 2011 di Bardonecchia (TO).

Il 3 ottobre 2011 inoltre è uscito il suo primo attesissimo singolo “ON THE MUSIC” seguito da numerosi feedback positivi e in distrubuzione in tutti i maggiori portali digitali di tutto il Mondo.

Reduce dal suo Winter Tour 2012 che l’ha portata ad esibirsi in giro per la penisola nei migliori locali e nelle location piu’ esclusive, ha inoltre diviso la consolle con artisti del calibro di Motiv8 (dj from The Black Eyed Peas), Leeroy Thornhill (Dj ex membro dei The Prodigy), Samuel&Boosta (dj set from Subsonica), Niki Belucci,Dj From Mars etc..
Alcuni dei locali che l’hanno vista come special guest in questo inverno sono stati l’ HOLLIWOOD di Milano, il TENAX di Firenze, il BIG di Torino, il KUKU di Lucca e il LES POIS di Vicenza, locali di fama nazionale ed internazionale.

La primavera 2012 la vede protagonista come DJ DONNA TESTIMONIAL del DJ MAG RADIOSHOW, un’iniziativa che vede i migliori dj guest esibirsi e condividere online vere e proprie classifiche/radioshow promossa dalla rivista di assoluto riferimento a livello mondiale per il clubbing DJ MAG.

Nel mese di Agosto 2012 è stata la Dj resident dell’evento mondiale CONNECT FESTIVAL che si è tenuto sull’isola di Pag in Croazia dove ha diviso la consolle con artisti del calibro di AXWELL,BINGO PLAYERS,BENNY BENASSI,CHRISTIAN MARCHI E NARI &MILANI.
Dopo aver partecipato alla prima edizione del contest per Dj donne SHECANDJ,conclusosi a settembre,a gennaio 2013 arriva al contratto con la EMI Music,con la quale pubblica il suo secondo singolo “Breathing On”: una combinazione affatto scontata che, al contrario, sorprende per freschezza e potenza.

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Joe T Vannelli: House Forever

vannelli consolle 2013 mediaresJoe T Vannelli: House Forever

Dj, remixer, produttore, ideatore di one-night e tour in discoteca, conduttore radiofonico. Nonché autentico creatore della one-night Supalova, che si svolge d’inverno allo Shu Milano e d’estate a Riccione ed alle Baleari. Lo scorso anno ad Ibiza, quest’anno a Formentera. E da quest’anno ideatore di un nuovo concetto di discoteca: Beast Club, dall’ottobre 2013 in scena a Venezia.

Se nella dance si vuole identificare un personaggio poliedrico e trasversale per antonomasia, impossibile non pensare a Joe T Vannelli (www.joetvannelli.com) ed alla sua musica house ed al podcast del suo radio show “Slave To The Rhythm”, divenuto a più riprese il podcast italiano più scaricato in assoluto nella library di iTunes. Dal febbraio 2011 Sttr è tornato in radio, per la precisione su m2o, ogni sabato (dalle 7 alle 8 di sera). Sempre su m2o, ogni giovedì notte, Supalova va in diretta radiofonica dallo Shu di Milano. Sttr è altresì disponibile attraverso i più importanti social networks e diverse piattaforme musicali digitali, così come viene trasmesso da emittenti radiofoniche americane, europee ed africane. Il 20 aprlle 2013 STTR ha raggiunto il prestigioso traguardo delle 400 puntate.

La musica dei suoi podcast è la stessa che Jtv suona nelle sue serate in giro per il mondo – soltanto negli ultimi anni si è esibito in Brasile, Giappone, Australia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Emirati Arabi, Messico, Irlanda, Bulgaria, Tunisia, Egitto, Germania, Austria e Spagna – e nella sua one-night Supalova, impostasi subito come one-night di assoluto riferimento nel panorama house mondiale.

Non a caso parliamo di un dj famosissimo sia in Italia che all’estero, capace in questi anni di esibirsi nelle migliori dancefloors del pianeta, da New York a Los Angeles, da Londra a Parigi, da Ibiza a Mikonos, da Miami a Sidney, da Dubai a Tokio, senza dimenticare Amsterdam, Oslo, Amburgo e party del calibro di Ministry of Sound, Soap, Renaissance, Cream e tanti altri ancora. Proverbiali ad esempio sono state le sue tournèe in Australia, con tappe al Seven di Melbourne e al Tank di Sidney ed in Brasile, con il suo djset protagonista assoluto dell’ Itaipava Festival di San Paolo. Negli Stati Uniti suona al Wall di Miami ed al Marquèe di New York.

Per quanto concerne le sue ultime novità discografiche, Vannelli è appena uscito con i suoi nuovi singoli, così come ha appena firmato le compilation “Supalova” e “Slave To The Rhythm”. Il suo ultimo album si intitola “Doctor House”, ideale seguito del suo primo album “Who fucked the dj?”. La scorsa estate è uscito il volume “Supalova Forever” della Supalova Compilation, collana che ha battuto ogni un record di categoria. Produzioni che si sono rivelate l’ ennesimo successo sia di critica che di pubblico.

Alla superba attività di dj, del resto Vannelli affianca da anni quella di remixer e produttore discografico. Tra i suoi remix top, si evidenziano quelli per autentici mostri sacri quali David Guetta, Loleatta Holloway, Mark Knight, Erick Morillo, David Morales, Danny Tenaglia, Little Louie Vega, senza dimenticare Ginuwine ft. Timbaland & Miss Elliot. Lavori che arricchiscono un roster che vede presenti i nomi di Giorgio Moroder, Bohannon, Thelma Houston, Space 2000, Bobby Brown, Mark Morrison, Eartha Kitt. Come produttore, nella sua scuderia spiccano i nomi di Robert Miles, Spiller, Pink Coffee, Justine Mattera, Csilla, Helen&Terry, Hotel Buena Vida. Che altro aggiungere? Della sua voce da doppiatore che ha prestato a spot per marchi quali Smart, Lotto, Fiat, Parmalat? Del suo essere testimonial per Burn, Mtv, Camel Yamaha, Axe, Robe di Kappa, Levi’s, World Dj Fund? Del premio alla carriera ricevuto ai Dj Awards al Pacha di Ibiza, gli oscar mondiali della musica dance?

Non resta che seguirlo e ascoltarlo nelle sue serate, nelle sue compilation, nei suoi podcast, sempre all’ insegna del suo conclamato slogan “House Forever”.

“La musica è l’unica arte che ti fa muovere” (Joe T Vannelli)
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Ilario Alicante

ilario alicanteIlario Alicante

Livornese, classe 1988, Alicante è letteralmente esploso nel 2008 con la hit “Vacaciones en Chile”, che gli ha aperto le porte di tutte le migliori consolle del mondo, al punto di diventare il più giovane dj che si sia mai esibito nel festival tedesco Timewarp. Altrettanto meritevole di citazione, la sua collaborazione con il network Cocoon di Sven Vath.

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Magda

Magda 2Magda
Magda non smette mai di stupire: folgorata sulla via di Detroit dalla techno dura e pura, ha avuto come maestro ispiratore il sommo Ritchie Hawtin, per poi creare nel 2011 la sua label Items&Things; tra le sue compilation di rilievo, spicca la numero 49 per il Fabric di Londra.

 

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Susanne Martinet

Diplomata presso l’Istituto di musica e ritmica Jaques-Dalcroze di Ginevra, ha in seguito approfondito la sua formazione attraverso la pratica di tecniche diverse: la danza, lo yoga, l’eutonia e la voce (in particolare con il Roy Hart). Dopo anni di insegnamento di ritmica in Svizzera e a Parigi, si è dedicata al movimento; una lunga ricerca l’ha portata ad elaborare una sua personale metodologia, sviluppando i principi di Emile Jaques-Dalcroze. Ha svolto attività didattica a Ginevra (all’Istituto Jaques-Dalcroze, al Conservatorio sezione arte drammatica, alla scuola di psicomotricità), in Francia (formazione per gli educatori e scuole di teatro), in Lussemburgo, in Svezia (Conservatori), in Italia (con la S.I.E.M. in Conservatori ed in ambiti diversi). Il suo intenso impegno nell’ambito della pedagogia del movimento come mezzo espressivo ha consentito al Conservatorio di Padova nel 2000 di istituire il primo corso di formazione nell’Espressione Corporea secondo la sua metodologia.

Alfredo Romeo

Direttore di Drumset Mag e già direttore delle riviste specializzate denominate dapprima Percussioni, quindi Batteria; Laureato alla Sapienza di Roma in Scienze Politiche, indirizzo storico; dal 1990, per una decina d’anni ha lavorato come redattore di storia contemporanea occupandosi in particolare di America Latina e Africa; è batterista in attivita’ 

Mauro Porcu

Batterista e giornalista freelance per la rivista Drumset Mag, segnaliamo alcune sue monografie tra cui “John Bonham, il manipolatore del tempo”, o “Mad on the Moon, la vita e l’arte di Keith Moon” 

Perry Frank

Perry Frank è un musicista cagliaritano, dal 2005 concentrato su progetti di ricerca musicale ambient, chillout, etnica e psichedelica, al quale associa l’attività di chitarrista di band rock e blues.

Nel giugno del 2012 Perry Frank firma con l’etichetta discografica tedesca Idealmusik label un contratto per la produzione e distribuzione del nuovo album, dal titolo “Music to disappear”, pubblicato il 13 agosto dello stesso anno. Nell’ottobre 2012 è stato selezionato per la finale del Premio Andrea Parodi e si è esibito nei tre giorni della finale (22-23-24 Novembre) con il pezzo inedito “Cantu a merì”. Nel maggio 2013 è uscito un nuovo singolo “Asphodel” pubblicato nella compilation ambient/chill out “Ideal Chill V” dalla Idealmusik Label. 

 

Villagers

Dopo il successo dello scorso luglio a Sexto ‘nplugged, Conor O’Brien, alias VILLAGERS, torna con la band al completo per un tour invernale che toccherà la nostra penisola per tre spettacoli unici: Milano, Bologna e Roma. 

I Villagers nascono nel 2010 dalla mente del musicista e cantautore irlandese Conor O’Brien. Il disco desordio, Becoming A Jackal, è senza ombra di dubbio uno dei migliori album pop d’inizio decennio, a fronte di una vera e propria ovazione da parte della critica (nominationa al Mercury Music Prize e premio Ivor Novello). Dopo due anni di tour, che permettono a Conor O’Brien di sperimentare nuovi suoni ed acquisire maggiore dimestichezza e collaborazione con la sua band, è il momento di Awayland, il secondo disco che appare sicuramente e sin dal primo ascolto un album più maturo, denotando l’intenzione ed il bisogno del frontman di evolversi verso un orizzonte più variegato rispetto al primo lavoro e di confrontarsi con gli altri membri della band.

 

“Abbiamo girato in tour così tanto insieme, che ci è sembrato del tutto naturale registrare l’album assieme. Ho inviato loro i miei demo rifiniti, in modo che tutti inizialmente imparassero le parti, ma dopo che ci siamo riuniti tutti a casa di Tommy, abbiamo stravolto tutto. Mi sentivo veramente bene. Il primo è stato un disco forte, ma quest’ultimo mi ha fatto capire quanto sia stato importante il coinvolgimento della band. L’intero viaggio è stato emozionante, e molto ossessivo. Suppongo che sia per questo che l’album sia uscito due anni e mezzo più tardi” commenta lo stesso O’Brien.

 

Dopo aver diviso il palco con artisti come Neil Young, Tindersticks e Fleet Foxes, 

Conor O’Brien leader dei Villagers arriva in Italia con la band al completo!

Earthly Pleasure è il secondo estratto dell’album Awayland

Read more:

http://www.wearevillagers.com/

 

https://www.facebook.com/Villagers

 

https://twitter.com/wearevillagers

 

http://www.youtube.com/VillagersTV

Daniel Adomako – Daniele Spadaro

daniel adomako winner.jpgDaniel Adomako nasce in Ghana il 21 febbraio 1991 e inizia a cantare all’età di tre anni nel coro gospel della sua chiesa. 

Arrivato in Italia – a Prevalle, in provincia di Brescia – nel 2004, si prende subito cura del suo naturale talento musicale seguendo lezioni di canto. Nell’ottobre del 2008 entra a far parte dell’associazione “Christian Hubmann” di Annamaria Bogna e successivamente si esibisce come solista nel coro polifonico di voci bianche Giocanto di Villanuova sul Clisi, diretto da Marilena Goffi.

Si aggiudica numerosi premi vincendo il festival canoro Iuvenilia, il Cantavirle, il Festival della Valtenesi e il Botticino Music Festival, finché, nel 2010, Daniel si presenta ai provini di X Factor, mancando per poco l’accesso agli home visit. Il video della sua audizione davanti ai giudici riscuote comunque successo in rete, superando le 550.000 visualizzazioni.

Nel 2011 supera la fase bootcamp di X Factor 5 e conclude la sua esperienza all’home visit nella Villa Reale di Monza al cospetto di Morgan, capitano della squadra Under uomini.

In grado di passare con disinvoltura da un’aria come “Lascia ch’io pianga” di Händel – che esegue da sopranista – a un brano blues quale “At Last” di Etta James, da un pezzo pop come “Hallelujah” di Leonard Cohen a una canzone melodica degli anni Sessanta come “Il cielo in una stanza” interpretata da Mina, Daniel è anche autore delle musiche e dei testi (sia in italiano sia in inglese) di alcuni suoi pezzi.

L’esordio discografico di Daniel arriva, con il nome d’arte di Daniel Rays, nella compilation “Music Dreamers vol. 3”, contenuta nel cofanetto “Hit Mania 2012”, pubblicata il 29 novembre 2011; sono due le canzoni di Daniel incluse nella compilation: “B.O.Y. (Because of you)” e “Loosin control”, entrambe disponibili anche in versione digitale su iTunes.

Daniel si presenta a SanremoSocial 2012 con il brano di Jo D’Ambrosio “Occhi blu”. Il 20 aprile 2012, invitato da Steinway Society, prende parte al Classical Music World di Verona: nella Sala Clementi, Daniel canta due arie di Georg Friedrich Händel (“Ombra mai fu” e “Lascia ch’io pianga”), accompagnato al pianoforte da Alessandro Costantini.

Il 30 settembre Daniel (che frequenta dall’autunno 2012 il conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia) vince il premio speciale della giuria al Concorso internazionale di musica sacra “Beata Paola Montaldi” di Volta Mantovana.

Il 9 novembre fa parte del Mika’s Polka Dot Choir, che accompagna Mika al Gran Teatro Geox di Padova. 

Con la canzone di Franci Omi “Stai”, Daniel prende parte alle selezioni di Sanremo Giovani ed è tra i sessanta artisti selezionati dalla Commissione musicale presieduta da Mauro Pagani.

Il 16 marzo 2013 partecipa alla finale della quarta edizione di Italia’s Got Talent, aggiudicandosi la vittoria. 

Daniele Spadaro

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20123 Milano, Italy 

The tallest Man Of Earth

Nato il 30 Aprile del 1983 in Svezia, a Dalarna per la precisione, cantante e compositore, Kristian Matsson dal 2006 ha realizzato tre album e due EP.
E conosciuto per il suo modo di registrare e produrre i propri dischi, perché lo fa in casa, in qualsiasi casa abiti in quel momento. Ha sempre affermato che la connessione tra la sua voce e la sua chitarra è così forte che raramente le registra come tracce separate.
Per quanto riguarda la sua tecnica chitarristica, Matsson utilizza una varietà di accordature aperte, e sempre ad un grado minore rispetto allaccordatura standard. In gioventù ha avuto una formazione classica, ma ciò lo annoiava perché suonava la chitarra come se studiasse la matematica, fino a quando, poco più che ventenne, ha scoperto le accordature aperte mentre ascoltava Nick Drake. E stato attratto da questo stile perché gli ha permesso di concentrarsi sul canto, pur eseguendo musica intricata.
Conosciuto sia dai critici che dai suoi fan per la sua carismatica presenza scenica, è sposato con la cantautrice connazionale Amanda Bergman, con la quale spesso si esibisce condividendo il palco durante le tournée. Negli ultimi anni ha condiviso il palcoscenico anche con Bon Iver.
I critici lhanno paragonato a Bob Dylan sia per labilità nel comporre le canzoni che per lo stile vocale; Matsson stesso ha sempre dichiarato di ispirarsi a Dylan sin dalletà di 15 anni quando iniziò ad ascoltare i suoi dischi e ad immergersi in questo mondo fatto di musica e poesia.

Dopo il tour italiano dellottobre scorso completamente SOLD OUT e la pubblicazione del terzo album There’s No Leaving Nownel 2012, il cantante compositore svedese Kristian Matsson, alias THE TALLEST MAN ON EARTH tornerà nuovamente in Italia a Dicembre per un concerto imperdibile

Theres No Leaving Now, è un album dalla composizione dettagliata ed accattivante tanto quanto il suo precedente lavoro The Wild Hunt del 2010, che racchiude il capolavoro Love is All: http://youtu.be/rvWstzEUTfU
Se la musica di The Tallest Man on Earth è stata tradizionalmente incentrata sul potere della performance, Matsson ha aggiunto in questo suo ultimo lavoro arrangiamenti nuovi rivelando un carattere diverso, dando quel tocco in più che mancava alle precedenti registrazioni.
Questo disco ha consolida l’inizio di un incredibile viaggio raccontato attraverso le storie di speranza e di sconfitta, di perdita e di amore.

 

La televisione svedese ha anche recentemente dedicato un documentario a TTMOE in compagnia di Idiot Wind: http://www.svtplay.se/klipp/1020726/hem-till-by-del-1-av-4-english-subtitles.

 

The Tallest Man On Earth è rappresentato in Italia da Comcerto

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Mike Candys – Daniele Spadaro

mike candys.jpgDj di Zurigo in costante ascesa, lo scorso anno entrato nella Top 100 Djs Pool della rivista Dj Mag, che ogni anno elegge i cento migliori deejays del pianeta. 

MIKE CANDYS Stile: “Electro / progressive house.” Meglio conosciuto per: “la maschera con lo smile e remix per Example, Arash, Sean Paul, Lil Jon e LMFAO.” Traccia del 2012: “’If The World’ di Mike Candys.” DJ / produttore rivelazione del 2012: “Nicky Romero.” DEADMAU5 e SBTRKT non sono gli unici dj mascherati, anche il produttore Mike Candys e la sua sorridentemaschera hanno fatto qualcosa di decisamente interessante nel corso del 2012, portando a termine più di 200 spettacoli in tutta Europa, a cui va aggiunto tutto il materiale prodotto e remixato, senza tralasciare la gestione della Wombat Music. Quindi si può dire che è stato un anno positivo per Candys? Certo che sì “Sicuramente!”, conferma lui. “I miei brani sono diventati disco di platino e d’oro in diversi paesi europei, e ho suonato in tanti grandi club e festival.Il 2012 è stato fantastico. “Per quanto riguarda i momenti migliori di quest’anno, ci dice “Quando ho raggiunto il n°1 su iTunes in Germania,e un concerto in Francia, in spiaggia con 30.000 persone”. Bene, può bastare. 

TRISTAN PARKER

 

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Se tu fossi un supereroe, quale sarebbe il tuo superpotere? “Dato che non sono il tipo più alto e più forte, vorrei usare il mio potere mentale per fare in modo che glialtri seguano le mie idee.” Suoni per il pubblico o per te stesso? “Io prima suono e produco nel mio studio per me e poi esco e voglio suonare per la folla.” Cosa significa EDM per te? “Ho prodotto e scritto brani per 20 anni. Ho fatto di tutto, dal R&B al rock, ma il mio cuore era sempre con l’EDM, quindi amo essere un produttore e dj EDM. “ Le celebrità possono essere dei DJ? “Solo se hanno un legame profondo con la musica dance e le competenze per farlo.” Sei mai stato cacciato dalla consolle? “Sì, una volta. Non mi avevano detto prima che il club stava per chiudere, ma questo è successo molto tempo fa.” Si può chiamare DJ chi non fa beat match? “Forse un dj radiofonico, ma sicuramente non uno che suona EDM.” Quale sarà la prossima capitale della musica dance? “Credo sarà in qualche posto all’Est…in Russia, Cina o Giappone.”

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 Daniele Spadaro

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Nari&Milani 3 – Daniele Spadaro

nari e milani .jpgMaurizio Nari & Ronnie Milani si incontrano nel 1996. Per gioco grazie ad un loro amico che conosceva un’etichetta discografica, hanno creato il primo disco. Da quel giorno, il gioco e la passione sono divenuti il loro lavoro. Fu cosi che lo studio fu nominato Dubwork Studio e il progetto iniziale Dubwork Nerio completamente basato sulla musica house.

Unconditional invece, e’ la parte eurodance – commerciale. Al loro attivo, soprattutto a livello di successo europeo, hanno prodotto brani come ‘sunshine & happiness’ con Darryl Pandy, che si e’ piazzata al primo posto della classifica dance di billboard nel 1999. Il progetto Nari&Milani nasce nel 2003. Hanno praticamente suonato in tutti i migliori club d’Italia. Tra gli altri l’Hollywood di Milano, il Prince di Riccione, il Vogue di Roma, il Dolcevita a Salerno. Anche in Europa e nel mondo i club in cui hanno suonato sono innumerevoli: dal We are family disco di Mosca, al Quantum di Dubai, al Vanilla in Svizzera,fin al Pacha di New York. La loro top delle produzioni e’: Gnuk, Gnor e KENDO prodotta da Steve Angello con la Size Record supportato da tutti i migliori dj del mondo.Ma è’ la superlativa “ Atom”, sempre sotto la Size Rec. Che ha spalancato le porte del loro sound a tutto l’universo elettronico.Infatti quest’ultima supportata dagli Swedish House mafia,e’stata suonata da tutti i più importanti Dj’s del mondo,conquistando il titolo di miglior pezzo del Winter MUSIC conference 2012 indetto da MTV America. Sicuramente la collaborazione con le etichetta di Steve Angello la Size Record , e la yellow productions di Bob Sinclar, caratterizzano il loro sound internazionale. Svariati e prestigiosi sono i remix come quelli di Bob Sinclar, Thomas Gold,Axwell Laidback Luke,Roger Sanchez,Robbie Rivera,Caspa. Nari&Milani hanno anche Il loro programma mixato dal titolo “i’ll house u”. Perche’ la musica e’ la loro casa, che va in onda in diverse radio nazionali nel mondo tra le quali FG DJ radio Usa e FG DJ radio France. 

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Dimitri from Paris Bio – Daniele Spadaro

dimitri from paris .jpgDimitri è un personaggio affascinante, un miscuglio di culture ed etnie differenti, che ha trovato la sua strada nell’alta moda e nei raffinati salotti del mondo che conta, affermandosi a livello planetario come uno dei nomi più grandi della gloriosa scuola del French Touch. Lui, transalpino solamente d’adozione. Come indica il nome esotico, Dimitri (cognome ignoto) è originario dell’Egeo, regione turca, ma si sposta nella ville lumiere a tre anni, per restarci definitivamente.

Entra nel mondo della musica alla fine degli anni Ottanta, abbozzando ritmi funk e creando remix di successi francesi nel tempo libero che gli concede la sua attività a French Radio 7. Ma è la notte il suo territorio, e inizia a farsi conoscere, acquisendo esperienza nei locali. Qualcosa, tuttavia, non lo convince a livello sonoro… per sua stessa ammissione, il funk 80 che sta proponendo deprime ogni sua fidanzata. Così, Dimitri decide di cercare una strada più personale, trova vecchi dischi della tradizione francese degli anni 50 e 60 e li campiona con jingle dal sapore antico, affogandoli in una patina di house leggera di sua creazione. Ritmi retrò delicati sottofondi che strizzano l’occhiolino al bel mondo. Il suo lavoro si sposta sulle passerelle, Chanel gli chiede dei brani originali per le sue sfilate nella prima metà degli anni 90.

E’ un lavoro sotterraneo, coltivato con cura da Dimitri nei ritagli di tempo. Poi, nel 1996, si decide a dare sfogo a tutta la sua opera di mixing accumulato nei saloni della moda, dando alle stampe il suo primo album, Sacrebleu, massima espressione di questo gioco tra vecchi slogan d’oltralpe, carillon anni 30 e abbozzi jazzati di una chill-out di nuovo tipo.

Tra il Cafè del Mar e Jacques Brel, prende corpo un album favoloso e divertente, che si realizza in suoni morbidi e vellutati, internazionali. Alcuni brani si mantengono su coordinate più prettamente house, come “Free Ton Style”, altri invece riprendono totalmente gli stilemi degli chansonnier di un tempo, trasportandoli alla fine del nuovo millennio (“Un Woman’s Paradise”).

E’ un disco globale, Sacrebleu, perché spazia dai ritmi tropicali (“Une Very Stilish Fille”, “Le Ryhtme et la Cadence”, “Sacre Francaise”) ad alcune citazioni di trip-hop (“Reveries”, diversi interludi), ma mantenendo sempre quel gusto squisitamente transalpino per i ritmi soffici e chic, eppure vigorosi nel loro incedere. Musica d’alta classe, mood raffinati, che si respirano a pieni polmoni nei brani-clou dell’album, come la famosissima “Souvenirs De Paris”, e nelle voci da crooner da crociera che compaiono qua e là a sorpresa, accoglienti come l’usciere di un casinò.

Si tratta di una delle pagine più importanti del nuovo corso della musica francese, nascita e diffusione planetaria di una scena che contempla ogni tipo di sonorità vicina al chill-out, ma in cui il disc-jockey ci mette le sue origini, il suo tocco, il suo French Touch. Nazionalismo imperante, ma mai invasivo, che va affermato a tutti i livelli. D’ora in poi, Dimitri “from Paris”, piazza una bella marsigliese alla fine dell’album, aggiungendoci il campione cinematografico

“Ah, Paris c’est la toujours Paris!”. Ci manca solo la bandierina tricolore.

L’anno dopo Dimitri si cimenta nel primo dei tanti mix album che lo vedono protagonista. Viene così ad affermarsi anche come disc-jockey grazie a una delle migliori selezioni della sua carriera, spostata decisamente su suoni più house, mettendo un po’ da parte i francesismi chill-out che erano stati protagonisti nel suo album d’esordio. Mounsier Dimitri’s De-Luxe House Of Funk si apre infatti cercando un compromesso, ovvero con un remix ben più ritmato di uno dei singoli di maggior successo estratti da Sacrebleu, “Free Ton Style”, e continua con brani di Bob Sinclair, Teddy G, e soprattutto un remix molto particolare di “Isobel” di Byork, dove Dimitri stravolge la versione originale della chanteuse islandese trasformandola in un brano tribal-house, reso visionario e sognante dalla voce del folletto di Reykjavik.

Il parigino comincia a essere richiesto da un certo tipo di clientela, ed eccolo curare le selezioni musicali delle sfilate d’alta moda. Dior, Fendi, Lagerfeld, Jean Paul Gaultier, Yves Saint-Laurent. E’ sempre là, tra cocktail-party e donne bellissime. Quasi logica l’associazione del nostro alle feste organizzate da Hugh Hefner, padre padrone della rivista Playboy, che contatta Dimitri per i suoi party. Immerso fino al collo nel suo ambiente naturale fatto di locali di tendenza e vestiti di classe, il francese dà il meglio di sé. Il risultato è una selezione esaltante, preparata per una serata memorabile e immortalata in un nuovo album, A Night At The Playboy Mansion, dove fanno capolino, incastonati alla perfezione tra i consueti ritmi house-tropicali, anche la disco degli anni 70 e il suo revival (“Down To Love Town”). I suoni continuano il loro processo di svecchiamento, e guardano ora al Brasile (“Outro Lugar”), ora alle notti di Tokyo, culto segreto di Dimitri, appassionato della cultura orientale.

Grazie a “Playboy Mansion”, Dimitri diviene una celebrità, uno dei nomi più importanti della scuola francese di fine 90, l’esponente lounge-house di una scena che vede il successo di St. Germain, Daft Punk, Air, Llorca, Etienne De Crecy, Cassius, Les Rhythmes Digitales.

Non di rilievo Disco Forever (interessante forse solo la copertina!) del 2000, incentrato sempre sulla riscoperta dei suoni tipici degli anni 70, mentre è ambizioso il progetto che il disc-jockey pubblica due anni dopo: una doppia compilation, che prende ispirazione ancora dai set tenuti da Dimitri nella tana delle conigliette. In After The Playboy Mansion troviamo una tracklist più movimentata, adatta alle danze a cui ci ha abituato, e un’altra più orientata verso il chill, l’ideale per degli happy hour da aperitivo. Il risultato è anche in questo caso molto soddisfacente, la qualità media dei brani è altissima, e si va dai remix decisamente rivolti alla hard-house di Danny Tenaglia e Tiefschwarz fino al fantastico happening jazz di Llorca e la sua “Indigo Blues”. Una selezione per tutti i gusti, insomma, e sembra proprio che il mondo di Playboy non riesca a distrarre Dimitri dalla sua attività di ricerca sonora e di cura certosina dei dettagli. “Ho circa quindicimila dischi, ma quando sono con la mia donna non ascolto mai roba di lavoro. Vado pazzo per Burt Bacharach e Henry

Mancini”, dichiara il parigino con quel sorrisetto da dongiovanni.

Nel 2003 Dimitri torna con un nuovo album di inediti, a sette anni da Sacrebleu. Da allora, il suono del disc-jockey è stato fortemente influenzato dalla già citata passione per il Giappone e per la music a di qualità di cui nel Sol Levante c’è una gran fame. Il fermento della scena nipponica spinge Dimitri a incentrare Cruising Attitude su ritmi molto raffinati e leggeri, pescando a piene mani nei successi evergreen e rileggendoli in chiave lounge. L’album è un concept sul volo, specificatamente su quello da Parigi a Tokyo: melodie dolcissime dal paese dei fiori di loto, in cui Dimitri ha stretto parecchie amicizie, che ritroviamo nelle session di registrazione. Sembra di ascoltare il primoDavid Sylvian, quando ci imbattiamo in “Okinawa Love”, dove appare anche l’eco di “The Girl From Ipanema”. Dal sapore degli  occhi a mandorla  anche la smielata “Merumo”, ma trovano terreno fertile anche i consueti tropicalismi e sigle di cartoni animati. 

Cruising Attitude è un album che di house ha davvero poco, come dimostrano le collaborazioni con l’ensemble di chill-jazz Pink Martini, oppure con vocalist di maniera come Victor Davies.

Cavalcando l’onda del successo, Dimitri non riesce più a fermarsi, spostandosi nuovamente nel territorio delle compilation deep house. Importante è in questo settore la collaborazione con Joey Negro, altro selector molto ricercato della scena house tropicale. Il 2004 è un anno che lo vede in giro per le migliori discoteche del pianeta (ma continua a mantenersi su un livello di circa 60 set all’anno, relativamente pochi) a proporre il suo menù. Spostatosi definitivamente su coordinate più ritmate, viene chiamato dalla prestigiosa etichetta Defected a curare il nuovo volume (triplo) di In The House. Progetto un po’ pretenzioso e difficile da mandare giù in un solo boccone, per una collana in evidente declino di idee e nomi. Il nostro intuisce il cambio di vento e si aggrappa all’emergente SuSu e alla nuova compilation Southport Weekender. Dopo Joey Negro, i Blaze, Miguel Migs, Dimitri è l’artista su cui scommette la label. La sua selezione ritorna su un vecchio pallino del francese, la disco anni 70 e i suoi giri di basso spensierati. Non è un lavoro particolarmente entusiasmante, ma valorizza un brano passato un po’ in secondo piano. “Corps a Corps” di Claude Monnet è forse il singolo che Dimitri voleva scrivere da sempre, con quella voce così profondamente sensuale e dal fascino retrò immersa in un ritmo house trascinante. Immaginatevi Audrey Hepburn a bordo di una Maserati che scorrazza sulle curve della Costa Smeralda con il foulard che le avvolge il viso…

Ogni compilation di Dimitri ha un suo tratto particolare, e così Super Disco Friends (doppia selezione in compagnia di DJ Muro) è un’ideale sintesi tra il funk, il soul e la disco. Un po’ un ritorno alle origini e alle vecchie passioni del parigino. Un brano dopo l’altro, questo mix album frizzante e retrò si rivela forse tra i migliori di Dimitri dai tempi di Playboy Mansion. Dai suoni vellutati e sensuali è la tripla In The House Of Love, equilibrato mix tra deep house e chill-out. Amanda Lear avrebbe trovato qui il suo “cocktail d’amore”.

Il nostro tuttavia ha perso un po’ della verve degli esordi, appiattendosi su uno stile sonoro che pare aver già detto tutto ciò che aveva da dire. In quello che fa, Dimitri rimane probabilmente il migliore, ma il genere suona un po’ stantio. 

L’influenza che ha avuto il suo melting-pot di sonorità e culture sulla musica francese di inizio millennio rimane però innegabile. Dimitri ha riabilitato un genere musicale, quello della vecchia canzone d’oltralpe, facendogli riconquistare i dancefloor. Ha sottoposto a uno svecchiamento radicale suoni e melodie che sembravano rinchiuse per sempre nei vecchi salotti e nelle crociere, riuscendo a non smarrire l’innato charme che questi brani portano con sé. House d’alto bordo e solo per vip, gli è stato rimproverato. Ma in fondo,a chi fa torto un disc-jockey che naviga nel bel mondo con tanta naturalezza e disinvoltura?

Marilyn Monroe amava dire “Non vado mai a dormire senza una goccia di Chanel n. 5”. Se fosse ancora tra noi, oggi probabilmente ascolterebbe Dimitri From Paris.

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Enrico Venturini

Nato a Tirano (SO) l’8 settembre 1981, Venturini partecipa ad attività teatrali come light and exibit designer durante gli anni trascorsi al Politecnico di Milano. Durante il periodo universitario si avvicina al mondo del video editing e del Vjing partecipando a festival e accompagnando alcuni DJ sul set. Collabora con la Compagnia dei Giulalli, con la quale realizza alcune performance teatrali a Milano e in Norvegia; successivamente conosce Claudio Sinatti con il quale realizza alcuni workshop a Milano e una performance con Christian Fennesz. Viaggia alla ricerca del suo spazio migliore, realizza progetti al confine tra installazione-performance-architettura di interni dal 2003 a oggi.

 

Giulia Buccarella

Giulia Buccarella, barese, figlia d’arte, proviene da una nota famiglia di musicisti fondatori del famoso complesso “I Musici” di Roma. All’età di 4 anni ha iniziato lo studio del violino, e da questo momento va raccogliendo ambiti riconoscimenti, vincendo prestigiosi concorsi. Si diploma a 16 anni al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma da privatista con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Claudio Buccarella. Non si contano i successi conquistati in ambito nazionale. Fra i suoi Maestri, tutti prestigiosi, si annovera Salvatore Accardo. È docente di violino dall’età di 18 anni, in seguito a vincita di Concorso Ministeriale. Attualmente è docente al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Ha al suo attivo una carriera di solista e Duo da Camera con un notevole repertorio. Giulia Buccarella suona un violino contemporaneo Claire Chaubard oltre ad un Jacob Stainer e un prestigioso arco Jacques Poullot. 

The naked and famous

In uscita il prossimo Ottobre il loro Secondo album 

The Naked and Famous torneranno in Europa a Novembre a presentare il loro secondo album che stanno registrando a Los Angeles, CA. Apriranno il loro tour al Debaser Medis di Stoccolma il 1 ° Novembre, per poi calcare i palchi di 23 città , tra cui Parigi, Berlino, Copenaghen, Milano e Amsterdam per poi terminare a Londra, al Shepherds Bush Empire il 2 Dicembre.

L’ultima volta The Naked and Famous si sono esibiti in Europa è stato nel 2011 dopo l’uscita del loro album di debutto, Passive Me Aggressive You, anticipato da loro singolo ?Young Blood? che ha raggiunto il numero uno della chart neozelandese

Questi cinque giovanissimi provenienti dalla Nuova Zelanda, Auckland,sono dotati di un’ innata abilità nel catturare il divertimento più sfrenato del migliore electro ? pop, e, allo stesso tempo, sono protesi verso qualcosa di più cupo e atmosferico. 

Thom ed Alisa si sono incontrati al college nel 2008 e hanno creato una partnership cantautoriale che poi ha dato vita al progetto TNAF a cui presto si è unto anche Aaron, un conoscente di Thom sin dai tempi della scuola. Da tutto questo è nato il primo lavoro dei The Naked And Famous, il doppio EP No Light and This Machine.

Presto questo progetto si è allargato ad altri due compagni di scuola: Jesse e David. Lavorando duramente per tutto il 2009 , sviluppando un nuovo live set e dozzine di demo, The Naked And Famous si sono imbarcati in una espansione del loro sound, sperimentando nuove cose insieme.

 

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Low-fi

I Low-fi sono senza dubbio fra le migliori realtà della scena campana. Suonano indie-rock, con forti influenze dark/new wave. Vengono da una lunga gavetta live: hanno iniziato a fare concerti nel 2004 e negli ultimi due anni hanno fatto già tre tour europei. Trio davvero potente… chitarra, basso, tastiere e batteria elettronica… canzoni dirette e coinvolgenti con melodie che ti entrano in testa e che molto difficilmente andranno via…

Daughter

Il loro album di esordio If You Leave è stato acclamato da pubblico e critica.

Dopo l’annuncio del tour estivo della band il prossimo luglio a Milano, Sestri Levante e Padova, con la straordinaria partecipazione ad UNALTROFESTIVAL assieme ai Tame Impala, il trio londinese, composto da Elena Tonra, Igor Haefeli e Remi Aguilella, conferma una data autunnale a Bologna:

“You will always find another place to go

You will always find another womb to grow

To grow a new home”

If You Leave è stato registrato durante gli ultimi mesi in casa e in diversi spazi sparsi per Londra. La produzione è stata curata da Igor in collaborazione con Rodaidh McDonald (The xx, Adele) e Jolyon Vaughan Thomas (Maps), e mixato da Ken Thomas (Sigur Ros, M83) negli High Bank Studio e masterizzato da Geoff Pesche negli Abbey Road Studios. 

Più che una dichiarazione di intenti, queste dieci canzoni sono unistantanea di un anno nella breve vita dei Daughter. Nei testi Elena ha scandagliato le profondità della sua psiche per svelare i suoi pensieri più intimi, trovando consolazione nellesporre quei demoni interiori. 

If You Leave è una mossa coraggiosa per unopera agli inizi, e dimostra una maturità che smentisce la loro giovinezza.

I Daughter nascono nel 2010 come libero sfogo delle riflessioni di Elena e Igor, poi compagni di classe negli studi di musica al college. LEP di quattro tracce His Young Heart è stato autoprodotto nellaprile 2011, The Wild Youth EP arriva subito dopo. Remi arriva a completare la line-up alla fine del 2011. Sulla base di queste due uscite il trio si è guadagnato uno zoccolo duro di fan che continua a crescere. 

Lultimo singolo Smother ha avuto un enorme sostegno radio entrando in playlist su Radio 1, 6Music e XFM, mentre il loro primo tour importante nel Regno Unito è già sold out, un chiaro segno che la fama di questo giovane trio è in ascesa! 

 

 

DAUGHTER è rappresentato in Italia dalla COMCERTO

 

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Jimmy Villotti

Studia giovanissimo pianoforte e chitarra. Nel 1963 viene chiamato dai Meteors, insieme ai quali inciderà due LP pubblicati dalla RCA Italiana e con cui accompagnerà nelle serate Gianni Morandi.

Suona poi con altri gruppi beat, tra cui i forlivesi I Baci, con il futuro bassista di Vasco Rossi, Claudio Golinelli ed il futuro batterista di Ivan Graziani, Gilberto Rossi, soprannominato “Attila” (ex componente del gruppo di Fred Bongusto). Negli anni settanta forma con Fio Zanotti il gruppo di Rock progressivo Jimmy M.E.C., che pubblica un 45 giri per la Fonit-Cetra, e comincia a collaborare come session man con artisti di rilievo, come Augusto Martelli (1974), Andrea Mingardi (1977).

Nel 1978 compone l’opera rock Giulio Cesare, con trenta elementi d’orchestra, numerosi coristi e cantanti.

Negli anni seguenti produce l’album Pesissimo! degli Skiantos (1980) e Marginal Tango di Flaco Biondini e si dedica alle collaborazioni con artisti di successo: Lucio Dalla (1978), Francesco Guccini (1979), Claudio Lolli, Sergio Endrigo, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Gianni Morandi (1981 – 1984), Stadio (1982 – suo è l’intro di chitarra classica nel celebre brano Grande figlio di puttana) e Paolo Conte (1981 – 1991). Quest’ultimo gli dedica una nota canzone:

 

« Jimmy, non credi che possiamo

offrirci un pranzo da pascià,

a questo punto della nostra vita,

vento d’autunno…

 

quindi entriamo qua… »

(Jimmy, ballando, Paolo Conte)

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